I DUE STENDARDI
Anno: 1997
Gruppo: SETTIMO SIGILLO
Testo e musica: Andrea Arnaldi |Menu
“Credi in te stesso” lui mi ripeteva
“La vita è una guerra” poi ancora diceva
Ed io che chiedevo una vita tranquilla
Vedevo che invece era una battaglia
E un giorno pensando a Bernardo ed Ignazio
Ho veduto sul prato i due eserciti fermi
E mentre il vento soffiava gagliardo
I due stendardi si alzavano al cielo
Le schiere eran pronte a dare battaglia
Ed io camminavo là nella radura
Guardando quei volti di uomini veri
Schierati nel campo contro Babilonia
Ho visto Pietro la roccia e il sostegno
E poi Costantino con Carlo Magno
Ho incontrato i Templari pronti all’azione
Francesco il povero Domenico il saggio
Tra schiere di monaci chiusi in un saio
Tra stese di uomini semplici e grandi
Ho parlato con gente che senza rimpianti
Con la propria vita forgiava le armi
San Luigi parlava con briganti e Carlisti
Giovanna d’Orleans con Cristeros messicani
Mentre s’alzava il canto armonioso
Dei Bretoni figli di Jean Cottereau
Cornamuse d’Irlanda pegno di libertà
Gigli di Francia forse Henry ritornerà
Vedevo arrivare dai monti lontani
Cosacchi bianchi e contadini vandeani
E ancora re ed eremiti e popolani
Bandiere armature cavalli e tamburi
Davanti alla storia che avevo di fronte
Capivo che quella era la mia battaglia
Non so se ho sognato non so se ho inventato
Ma anche adesso che credo di essere sveglio
Sento il tamburo che chiama all’azione
Sotto il vessillo di Nostro Signore
Vorrei esser degno di questa bandiera
Vorrei poter vivere questa avventura
Incrociare lo sguardo di Santi e guerrieri
Quando l’aquila sventola in cielo
Vorrei esser degno di questa bandiera
Vorrei poter vivere questa avventura
Incrociare lo sguardo di Santi e guerrieri
Quando l’aquila sventola in cielo
“La vita è una guerra” poi ancora diceva
Ed io che chiedevo una vita tranquilla
Vedevo che invece era una battaglia
E un giorno pensando a Bernardo ed Ignazio
Ho veduto sul prato i due eserciti fermi
E mentre il vento soffiava gagliardo
I due stendardi si alzavano al cielo
Le schiere eran pronte a dare battaglia
Ed io camminavo là nella radura
Guardando quei volti di uomini veri
Schierati nel campo contro Babilonia
Ho visto Pietro la roccia e il sostegno
E poi Costantino con Carlo Magno
Ho incontrato i Templari pronti all’azione
Francesco il povero Domenico il saggio
Tra schiere di monaci chiusi in un saio
Tra stese di uomini semplici e grandi
Ho parlato con gente che senza rimpianti
Con la propria vita forgiava le armi
San Luigi parlava con briganti e Carlisti
Giovanna d’Orleans con Cristeros messicani
Mentre s’alzava il canto armonioso
Dei Bretoni figli di Jean Cottereau
Cornamuse d’Irlanda pegno di libertà
Gigli di Francia forse Henry ritornerà
Vedevo arrivare dai monti lontani
Cosacchi bianchi e contadini vandeani
E ancora re ed eremiti e popolani
Bandiere armature cavalli e tamburi
Davanti alla storia che avevo di fronte
Capivo che quella era la mia battaglia
Non so se ho sognato non so se ho inventato
Ma anche adesso che credo di essere sveglio
Sento il tamburo che chiama all’azione
Sotto il vessillo di Nostro Signore
Vorrei esser degno di questa bandiera
Vorrei poter vivere questa avventura
Incrociare lo sguardo di Santi e guerrieri
Quando l’aquila sventola in cielo
Vorrei esser degno di questa bandiera
Vorrei poter vivere questa avventura
Incrociare lo sguardo di Santi e guerrieri
Quando l’aquila sventola in cielo