Canzoni

E CHI POTRA' SCORDARE?

Anno: 1971

Gruppo: Europa Civiltà

Testo: Pino Tosca | Musica: Carmine Asunis |

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I VERSIONE

E chi potrà scordare il gelo dell'inverno
baciarci tra le ossa, come la sabbia il mare,
nella mansarda umida che sfida il Padreterno, (1)
con le pareti sporche; chi lo potrà scordare?

E chi potrà scordare gli occhi dei fucilati (2)
che a Santa Maria Novella continuano a cantare,
il sangue sui gradini, che non si può asciugare,
la scusa dei prelati; chi la potrà scordare?

E chi potrà scorare gli Dei in agonia,
che una corda al collo non può far rantolare,
l’urlo della plebaglia risuonare in ogni via,
i teschi dissotterrati, chi lo potrà mai scordare?

E chi potrà scordare la morte a quindici anni
con una testa sveva mozzata rotolare, (3)
il Cavaliere Errante che sputa sugli scranni (4)
dei falsi cavalieri; chi Io potrà scordare?

E chi potrà scordare gli eroi del tempo antico
stringer l'alabarda e nel fiume ancor cercare
gli amici di Berlino" e l'ombra di Alarico (5)
che non vuoL riposare; chi lo potrà scordare?

E chi potrà scordare la libertà negata
all'amico fedele che continua a sperare
in un giorno di giustizia per l'alba sua fatata
che dovrà pur comparire; chi lo potrà scordare?
II VERSIONE (1977)

E chi potrà scordare il gelo dell'inverno
baciarci tra le ossa, come la sabbia il mare,
nella mansarda umida che sfida il Padreterno, (1)
con le pareti sporche; chi lo potrà scordare?

E chi potrà scordare gli occhi dei fucilati (2)
che a Santa Maria Novella continuano a cantare,
il sangue sui gradini, che non si può asciugare,
la scusa dei prelati; chi la potrà scordare?

E chi potrà scordare la morte a quindici anni
con una testa sveva mozzata rotolare, (3)
il Cavaliere Errante che sputa sugli scranni (4)
dei falsi cavalieri; chi Io potrà scordare?

E chi potrà scordare gli eroi del tempo antico
stringer l'alabarda e nel fiume ancor cercare
gli amici di Berlino" e l'ombra di Alarico (5)
che non vuoL riposare; chi lo potrà scordare?

E chi potrà scordare la libertà negata
all'amico fedele che continua a sperare
in un giorno di giustizia per l'alba sua fatata
che dovrà pur comparire; chi lo potrà scordare?

E chi potrà scorare UN DIO in agonia,
che una CROCE SUL MONTE non può far rantolare,
l’urlo della plebaglia risuonare in ogni via,
E IL PIANTO DI UN LADRONE, chi lo potrà scordare?

Note

NOTE:

(1) Si riferisce alla "comune" ordinovista di Torino degli anni sessanta del 900.

(2) Si riferisce alla pagina de "La Pelle" di Curzio Malaparte

(3) Corrado di Svevia o Hohenstaufen, detto Corradino, è stato duca di Svevia, re di Sicilia e re di Gerusalemme: fu l'ultimo degli Hohenstaufen regnanti

(4) Don Chisciotte della Mancha

(5) Si riferisce ai difensori della Cancelleria di Berlino nel 1945