LAUDE 1ª AL COMANDANTE D'ANNUNZIO
Anno: 2002
Gruppo: NON NOBIS DOMINE
Testo e musica: Aniello Gatta |Menu
Alto nel duplice azzurro veglia il tuo spirito fiero
Stretto in un triplice abbraccio d’umile amore guerriero
In ogni soffio di brezza la tua parola fatata
S’invola verso la sponda martire e tanto amata
Vivo da candida pietra risorge il verbo divino
Antico e sempre nuovo, dolce a dettare il cammino
Il verbo è carne ed è sangue, verbo di fuoco e d’acciaio
Di ardore e orgoglio guerriero cinto da un umile saio
Laudato sii fratello Gabriele
Per il tuo annunzio di una nuova Italia
Che, nata sopra il Grappa, sul Piave e il San Michele,
tu battezzasti in terra, mare ed aria
Laudato sii fratello Gabriele
Per l’annunzio di una più grande Italia
Concepita in trincea con sangue, amore e fiele,
dovunque la Vittoria stese l’ala
Il verbo è spirito e carne, che sfugge al marmo perfetto
E rinnovella l’incanto che un dì ti arse nel petto
Quella parola di fiamma nei nostri petti divampa
Urna inesausta che amore e sacrificio comanda
Vivere ardendo e credendo, tutto donare e patire
Ebbri d’amore d’Italia con un sorriso morire
Quello che donammo abbiamo, tutto tu donasti a noi
Beato il popolo fiero che rende culto agli eroi
Da Fiume a Pola a Zara dal Càttaro a Ragusa
Il tuo ardimento brilla e ancóra accusa
I boia e i traditori di ieri, oggi e domani
Quei territori restano italiani!
Laudato sia il poeta, laudato sia l’eroe, laudato sii fratello Gabriele
Stretto in un triplice abbraccio d’umile amore guerriero
In ogni soffio di brezza la tua parola fatata
S’invola verso la sponda martire e tanto amata
Vivo da candida pietra risorge il verbo divino
Antico e sempre nuovo, dolce a dettare il cammino
Il verbo è carne ed è sangue, verbo di fuoco e d’acciaio
Di ardore e orgoglio guerriero cinto da un umile saio
Laudato sii fratello Gabriele
Per il tuo annunzio di una nuova Italia
Che, nata sopra il Grappa, sul Piave e il San Michele,
tu battezzasti in terra, mare ed aria
Laudato sii fratello Gabriele
Per l’annunzio di una più grande Italia
Concepita in trincea con sangue, amore e fiele,
dovunque la Vittoria stese l’ala
Il verbo è spirito e carne, che sfugge al marmo perfetto
E rinnovella l’incanto che un dì ti arse nel petto
Quella parola di fiamma nei nostri petti divampa
Urna inesausta che amore e sacrificio comanda
Vivere ardendo e credendo, tutto donare e patire
Ebbri d’amore d’Italia con un sorriso morire
Quello che donammo abbiamo, tutto tu donasti a noi
Beato il popolo fiero che rende culto agli eroi
Da Fiume a Pola a Zara dal Càttaro a Ragusa
Il tuo ardimento brilla e ancóra accusa
I boia e i traditori di ieri, oggi e domani
Quei territori restano italiani!
Laudato sia il poeta, laudato sia l’eroe, laudato sii fratello Gabriele