GUARDA + NOI POCHI
Anno: 1999
Gruppo: GABRIELE MARCONI
Testo e musica: Gabriele Marconi |Menu
Guarda questa terra, per lei ho combattuto,
per lei, e per chi altri? per lei ho sognato
e adesso guarda, guardati intorno:
perchč devo sbattermi? perchč devo affaticarmi?
C'č solo da piangere, c'č solo da gridare
e grido forte, grido, col cuore gonfio grido
ma chi mi sente pių?
Noi pochi, noi felici pochi
noi manipolo di fratelli.
Guarda questa terra, guardale e ricorda:
per lei, e per chi altri? per lei abbiam cantato
e adesso, guarda, guardati intorno:
perchč soffre ancora? Per chi levarsi il pane?
Nessuno con cui correre, nessuno per gridare
e noi gridiamo forte, noi due gridiamo ancora
ma chi ci sente pių?
Noi pochi, noi felici pochi
noi manipolo di fratelli.
Guarda questa terra, per lei ho sputato il sangue
per lei, e per chi altri? per lei ho ingoiato fiele
e adesso guarda, guardati intorno:
vale ancora la pena? Perchč soffre ancora?
Lo so, dovremmo correre, lo so che vuoi gridare
ma questa terra affonda,
Noi abbiamo ancora un cuore, ma chi ci sente pių?
Noi pochi, noi felici pochi
noi manipolo di fratelli.
La strada rimbomba
per noi che corriamo
le braccia son lunghe pių su della mano
chi vuole cacciarci ora piange per terra
č frutto sudato di Piccola Guerra.
Noi pochi, noi felici pochi
noi manipolo di fratelli.
Noi pochi, noi felici pochi
noi manipolo di fratelli.
Non serve un castello per noi poca gente
un Buco č un rifugio pių che sufficiente
la piazza č una reggia non certo da poco
č lė che il torneo cessa d'essere gioco.
Noi pochi, noi felici pochi
noi manipolo di fratelli.
Lottiamo di giorno per tutti i quartieri
nemici a migliaia e ne siamo fieri
La notte, risate davanti a una birra
per noi sono l'oro l'incenso e la mirra.
Noi pochi, noi felici pochi
noi manipolo di fratelli.
Copriamo le mura coi nostri pensieri
che volano in cielo su bianchi destrieri
ma poi coi capelli incrostati di colla
torniamo a combattere in mezzo alla folla.
Noi pochi, noi felici pochi
noi manipolo di fratelli.
La pioggia di fuoco terribile scende
e noi con lo sguardo di chi non si arrende
correndo nel fumo stringiamo un martello
ridiamo, siam folli votati al macello.
per lei, e per chi altri? per lei ho sognato
e adesso guarda, guardati intorno:
perchč devo sbattermi? perchč devo affaticarmi?
C'č solo da piangere, c'č solo da gridare
e grido forte, grido, col cuore gonfio grido
ma chi mi sente pių?
Noi pochi, noi felici pochi
noi manipolo di fratelli.
Guarda questa terra, guardale e ricorda:
per lei, e per chi altri? per lei abbiam cantato
e adesso, guarda, guardati intorno:
perchč soffre ancora? Per chi levarsi il pane?
Nessuno con cui correre, nessuno per gridare
e noi gridiamo forte, noi due gridiamo ancora
ma chi ci sente pių?
Noi pochi, noi felici pochi
noi manipolo di fratelli.
Guarda questa terra, per lei ho sputato il sangue
per lei, e per chi altri? per lei ho ingoiato fiele
e adesso guarda, guardati intorno:
vale ancora la pena? Perchč soffre ancora?
Lo so, dovremmo correre, lo so che vuoi gridare
ma questa terra affonda,
Noi abbiamo ancora un cuore, ma chi ci sente pių?
Noi pochi, noi felici pochi
noi manipolo di fratelli.
La strada rimbomba
per noi che corriamo
le braccia son lunghe pių su della mano
chi vuole cacciarci ora piange per terra
č frutto sudato di Piccola Guerra.
Noi pochi, noi felici pochi
noi manipolo di fratelli.
Noi pochi, noi felici pochi
noi manipolo di fratelli.
Non serve un castello per noi poca gente
un Buco č un rifugio pių che sufficiente
la piazza č una reggia non certo da poco
č lė che il torneo cessa d'essere gioco.
Noi pochi, noi felici pochi
noi manipolo di fratelli.
Lottiamo di giorno per tutti i quartieri
nemici a migliaia e ne siamo fieri
La notte, risate davanti a una birra
per noi sono l'oro l'incenso e la mirra.
Noi pochi, noi felici pochi
noi manipolo di fratelli.
Copriamo le mura coi nostri pensieri
che volano in cielo su bianchi destrieri
ma poi coi capelli incrostati di colla
torniamo a combattere in mezzo alla folla.
Noi pochi, noi felici pochi
noi manipolo di fratelli.
La pioggia di fuoco terribile scende
e noi con lo sguardo di chi non si arrende
correndo nel fumo stringiamo un martello
ridiamo, siam folli votati al macello.