Canzoni

INNO UFFICIALE DEL FASCISMO

Anno: 1927

Gruppo:

Testo: Federico Valerio Ratti | Musica: Giuseppe Blanc |

Giovinezza, giovinezza,
primavera di bellezza,
non si piega e non si spezza
perché eterna Iddio la fa...

Siam le foghe d'una quercia
nate a nuova primavera:
noi cadremo innanzi sera,
ma la quercia resterà.

Sulla faccia della Terra,
son malevoli gli eventi,
cambian forma i continenti,
passan genti e civiltà:

nella pace e nella guerra
non mai stanca e non mai doma
solo Roma, solo Roma,
solo Roma eterna sta!
Eia! Eia! Alala!


E di Roma siamo i figli,
siam gli antichi legionari;
per cammini millenari
ritornammo alla Città.

Per le vie che già selciammo
con il sangue e con la pietra
non si indugia, non si arretra:
ed il mondo ben lo sa.

Sulla faccia della Terra,
son malevoli gli eventi,
cambian forma i continenti,
passan genti e civiltà:

nella pace e nella guerra
non mai stanca e non mai doma
solo Roma, solo Roma,
solo Roma eterna sta!
Eia! Eia! Alala!


Di ritorno dai confini
della Patria liberata,
ci avean teso l'imboscata
ed offerto la viltà:

ma con 1 anima e le mani
che avean visto ogni battaglia
abbattemmo 1a canaglia
d'ogni razzae d ognietà.

Sulla faccia della Terra,
son malevoli gli eventi,
cambian forma i continenti,
passan genti e civiltà:

nella pace e nella guerra
non mai stanca e non mai doma
solo Roma, solo Roma,
solo Roma eterna sta!
Eia! Eia! Alala!


Obbediamo ad.un solo Duce
come a Cesare le Coorti:
tutti vivi e tutti morti
a un suo cenno vengon qua.

E col fascio e con la Scure
al «Paese ove il Sì suona»
rifoggiamo la Corona
che nessuno abbatterà.

Sulla faccia della Terra,
son malevoli gli eventi,
cambian forma i continenti,
passan genti e civiltà:

nella pace e nella guerra
non mai stanca e non mai doma
solo Roma, solo Roma,
solo Roma eterna sta!
Eia! Eia! Alala!


Giovinezza, giovinezza,
primavera di bellezza,
che non piega e non si spezza
perché eterna Iddio la fa.

Giovinezza, giovinezza,
a Te, Madre Sacra Roma
inghirlanda ancor la chioma
con il fior d'Eternità !

Sulla faccia della Terra,
son malevoli gli eventi,
cambian forma i continenti,
passan genti e civiltà:

nella pace e nella guerra
non mai stanca e non mai doma
solo Roma, solo Roma,
solo Roma eterna sta!
Eia! Eia! Alala!

Note

Il brano è scritto sull'aria di sull’aria del “Commiato [Inno degli Studenti]” di Giuseppe Blanc.





Or sono quattro anni, il poeta Federico Valerio Ratti, scrisse quest'inno per invito ricevuto dalla Direzione del Partito Fascista. I versi si adattano sulla musica del vecchio, pur sì glorioso, inno di «Giovinezza» che i fanti formarono in trincea.
Le strofe di Ratti, poeta nobilissimo, sono oggi l'Inno Ufficiale del Fascismo. Esse sono cantate ovunque si è ridestato, mercé il respiro trionfante del fascismo, il senso fiero di Romanità per i più grandi destini della Patria nostra.
AL DUCE QUESTO CANTO DEI SUOI LEGIONAR! MARCIANTI SULLE ANTICHE STRADE DEL NUOVO IMPERO DI ROMA.



( “Inni e Canzoni della Patria” 81° Reggimento Fanteria "Torino", Roma,1932)