IL CAVALIERE DEL VOLANTE
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Testo e musica: (Anonimo) |Menu
Allorché della macchina — impugno il volante
E presto mi lancio — in velocità,
Non tentenno — né indugio un' istante :
Attraverso, qual fulmine, — paesi e città...
E come un bolide — mi scaravento
in mezzo le piazze, — i corsi, le vie ;
Uomini e donne, — con grande spavento.
Un coro intrecciano — di litanie...
Ma io me n'infischio — ed al pubblico dico
Dei vostri accidenti — me n'importa un fico!
Ma io me ne frego : - epperciò sul momento,
Per togliervi 'l respiro, — apro lo scappamento.
Piove, e le vìe — si copron di fango:
Slitta la macchina, — sussulta, striscia,
Mi. fa l'impressione — del ballo d' un tango,
A zig-zag cammino — al par d'una biscia..
Di fango imbratto : — il deputato,
Il prete, il medico, — il giornalista,
Il cardinal, la serva, - il magistrato,
Ricco e pezzente, — cocotte ed artista...
Ma io me n' infischio — della lor faccia irata
Scoppino pur dalla bile — a me scoppia una risata!
Ma io me ne frego — allor che mi dicono pazzo,
Essi rimangon scornati ! — a me piace, e mi sollazzo !
Quando mi prende — il ticchio nervoso
La macchina lancio — a corsa internai ;
Più non rifletto, — divento furioso
Popolo, in breve, — un'inter ospedal…
Infrango i vetri, — schiaccio galline;
I paracarri atterro — e sfascio lampion,
Olì alberi schianto — e sfondò vetrine
Cambio i connotati,— dell'-umil pedon...
Ma io me n'infischio — ed allorché,sono in vena
Rompo le scatole al prossimo - al sùon della sirena !
Ma io me ne frego — son cavalier del volante,
Le donne bionde e le brune — mi piaccion tutte quante.
E presto mi lancio — in velocità,
Non tentenno — né indugio un' istante :
Attraverso, qual fulmine, — paesi e città...
E come un bolide — mi scaravento
in mezzo le piazze, — i corsi, le vie ;
Uomini e donne, — con grande spavento.
Un coro intrecciano — di litanie...
Ma io me n'infischio — ed al pubblico dico
Dei vostri accidenti — me n'importa un fico!
Ma io me ne frego : - epperciò sul momento,
Per togliervi 'l respiro, — apro lo scappamento.
Piove, e le vìe — si copron di fango:
Slitta la macchina, — sussulta, striscia,
Mi. fa l'impressione — del ballo d' un tango,
A zig-zag cammino — al par d'una biscia..
Di fango imbratto : — il deputato,
Il prete, il medico, — il giornalista,
Il cardinal, la serva, - il magistrato,
Ricco e pezzente, — cocotte ed artista...
Ma io me n' infischio — della lor faccia irata
Scoppino pur dalla bile — a me scoppia una risata!
Ma io me ne frego — allor che mi dicono pazzo,
Essi rimangon scornati ! — a me piace, e mi sollazzo !
Quando mi prende — il ticchio nervoso
La macchina lancio — a corsa internai ;
Più non rifletto, — divento furioso
Popolo, in breve, — un'inter ospedal…
Infrango i vetri, — schiaccio galline;
I paracarri atterro — e sfascio lampion,
Olì alberi schianto — e sfondò vetrine
Cambio i connotati,— dell'-umil pedon...
Ma io me n'infischio — ed allorché,sono in vena
Rompo le scatole al prossimo - al sùon della sirena !
Ma io me ne frego — son cavalier del volante,
Le donne bionde e le brune — mi piaccion tutte quante.