GILLES
Anno: 1986
Gruppo: FRANCESCO MANCINELLI
Testo e musica: Franceso Mancinelli |
Strane ombre questa sera intorno al fuoco
storie di principi di giudici e potere
di eretici bruciati vivi sopra un rogo
storie affogate in un bicchiere!
Ma chi sei tu ma chi son io quando ti ascolto
dipinto in pagine di sole e di avventura
che parli dentro come un Dio così nascosto
e non conosci la paura!
Gilles una bandiera e tu sai se l’ ho aspettata
in un’alba mai arrivata
la guerra santa dei ribelli
l’eterna attesa dei duelli.
Gilles poi la tua voce tra lo scorrere nel tempo
sarai con noi in quel momento
quando ci punteranno al volto quei fucili
solo dopo nel sole noi saremo uniti,
solo dopo nel sole noi saremo uniti!
Nelle sere preferisci raccontare
di bordelli, di battaglie lungo il fronte
tutte storie sempre fuori dal normale
e una rissa lungo un ponte!
Poi inseguire il tuo cammino come un fiume
e i pugni in faccia ai progressisti reazionari
paladini di un ennesimo costume
i lacchè del Capitale!
Gilles coi denti stretti e nei pugni una granata
sulla stessa barricata
hai portato operai e combattenti
contro i giochi dei potenti!
Gilles la nostra Europa oggi è stata calpestata
quanti volti grigi nella strada
giace ferita in fondo alle prigioni
sento il suo lamento nelle nostre canzoni,
sento il suo lamento nelle nostre canzoni!
Ora dimmi dunque cosa devo fare
per ridare a questa vita una ragione
ora stringi la tua mano sul pugnale
per un’ultima emozione!
Cosa chiedere ad un Dio così nascosto
se il nemico è già li fuori ad aspettare
io l’onore me lo gioco ad ogni costo
prendo un’arma per sparare!
Gilles quando tre il fuoco la tua vita si è spezzata
una leggenda era già nata
fatta di simboli e dolori
di rappresaglie e mille amori!
Gilles ho scritto un nome
proprio in mezzo al firmamento
come se fosse un Giuramento
un giuramento che ora si può fare
che la rivoluzione è come il vento
e non si può fermare!
Che la rivoluzione è come il vento
e non si può fermare!
E non si può fermare!
storie di principi di giudici e potere
di eretici bruciati vivi sopra un rogo
storie affogate in un bicchiere!
Ma chi sei tu ma chi son io quando ti ascolto
dipinto in pagine di sole e di avventura
che parli dentro come un Dio così nascosto
e non conosci la paura!
Gilles una bandiera e tu sai se l’ ho aspettata
in un’alba mai arrivata
la guerra santa dei ribelli
l’eterna attesa dei duelli.
Gilles poi la tua voce tra lo scorrere nel tempo
sarai con noi in quel momento
quando ci punteranno al volto quei fucili
solo dopo nel sole noi saremo uniti,
solo dopo nel sole noi saremo uniti!
Nelle sere preferisci raccontare
di bordelli, di battaglie lungo il fronte
tutte storie sempre fuori dal normale
e una rissa lungo un ponte!
Poi inseguire il tuo cammino come un fiume
e i pugni in faccia ai progressisti reazionari
paladini di un ennesimo costume
i lacchè del Capitale!
Gilles coi denti stretti e nei pugni una granata
sulla stessa barricata
hai portato operai e combattenti
contro i giochi dei potenti!
Gilles la nostra Europa oggi è stata calpestata
quanti volti grigi nella strada
giace ferita in fondo alle prigioni
sento il suo lamento nelle nostre canzoni,
sento il suo lamento nelle nostre canzoni!
Ora dimmi dunque cosa devo fare
per ridare a questa vita una ragione
ora stringi la tua mano sul pugnale
per un’ultima emozione!
Cosa chiedere ad un Dio così nascosto
se il nemico è già li fuori ad aspettare
io l’onore me lo gioco ad ogni costo
prendo un’arma per sparare!
Gilles quando tre il fuoco la tua vita si è spezzata
una leggenda era già nata
fatta di simboli e dolori
di rappresaglie e mille amori!
Gilles ho scritto un nome
proprio in mezzo al firmamento
come se fosse un Giuramento
un giuramento che ora si può fare
che la rivoluzione è come il vento
e non si può fermare!
Che la rivoluzione è come il vento
e non si può fermare!
E non si può fermare!
Note
".. La più bella figura eretica del secolo, Drieu la Rochelle, il fascista rosso, l'anarca della rivoluzione. sulle tracce del suo romanzo autobiografico, davanti al fuoco è stato evocato il suo nome, in una splendida notte di mezza estate insieme ad altri camerati e al vino, gli Dei erano vicini alla nostra allegria, così come le stelle della notte. [...] e lui ci ha parlato in questa magica atmosfera e ci ha raccontato che la nostra stessa vita è l'eresia, chi ha raccontato degli scontri che videro insieme operai ed ex-combattenti sulle barricate annunciando così la nascita del fascismo Europeo, Socialista e Nazionalista, contro le mediocrità del potere democratico- borghese.La grande Guerra che forgiò una generazione di guerrieri, l'amore sacro e l'eros profano, l'odio barbaro per il nemico, il peccato come virtù e la preghiera come liberazione. . È così che è nata la leggenda della Rivoluzione. . . Così come il Vento. . .”
Presentata a Roma al V° Raduno della Contea, la canzone non è mai stata pubblicata ufficialmente. L'unica versione prodotta è quella registrata sulla cassetta "La festa in musica vol. 1" che raccoglieva alcune dei brani eseguiti la sera del 30 settembre 1988 alla 1ª Festa del Fronte della Gioventù.
Nel 1998 il gruppo “Attacco Frontale” la riprese e la incise nel Cd “Liebstandarte” in una versione riarrangiata secondo il suo stile.