LA VANDEANA
Anno: 1982
Gruppo: SETTIMO SIGILLO
Testo: Pino Tosca | Andrea Arnaldi Musica: Yves Prim |Menu
Ride la piazza ed urla al sangue che colora
il collo dei soldati fedeli alla corona
che sopra i ceppi hanno baciato il giglio dell’onore
che col sorriso hanno gettato di sfida il guanto ancora
Siamo del Re ladri e cavalieri e nella notte noi andiamo
e il vento freddo del terrore non ci potrà fermare
L’oro che noi rubiamo con onore dentro i nostri cuor risplende
come il bel simbolo d’amor che al trono ci legò.
Spade della Vandea falci della boscaglia
Baroni e contadini siam pronti alla battaglia
per giustiziare chi tagliò il giglio la sulla ghigliottina
per riabbracciare il sole di Francia sulle nostre colline
Siamo del Re ladri e cavalieri e nella notte noi andiamo
e il vento freddo del terrore non ci potrà fermare.
Se un rosso fiore nasce in petto a noi è sangue di chi crede ancora
Di chi combatte la rivoluzione di uomini d’onor
Nei cieli devastati da giudici plebei
dall’odio degli uomini dal pianto degli eroi
nasce un bel fiore che i cavalieri portano sui mantelli
è il bianco giglio che ha profumato il campo dei ribelli.
Sanguina il Sacro Cuore sulla nostra bandiera
e nella notte inizia l’ultima mia preghiera:
“Vergine Santa salva la Francia dalla maledizione
rinasca il fiore della vittoria controrivoluzione.”
Siamo del Re ladri e cavalieri e nella notte noi andiamo
e il vento freddo del terrore non ci potrà fermare
L’oro che noi rubiamo con onore dentro i nostri cuor risplende
come il bel simbolo d’amor che al trono ci legò.
il collo dei soldati fedeli alla corona
che sopra i ceppi hanno baciato il giglio dell’onore
che col sorriso hanno gettato di sfida il guanto ancora
Siamo del Re ladri e cavalieri e nella notte noi andiamo
e il vento freddo del terrore non ci potrà fermare
L’oro che noi rubiamo con onore dentro i nostri cuor risplende
come il bel simbolo d’amor che al trono ci legò.
Spade della Vandea falci della boscaglia
Baroni e contadini siam pronti alla battaglia
per giustiziare chi tagliò il giglio la sulla ghigliottina
per riabbracciare il sole di Francia sulle nostre colline
Siamo del Re ladri e cavalieri e nella notte noi andiamo
e il vento freddo del terrore non ci potrà fermare.
Se un rosso fiore nasce in petto a noi è sangue di chi crede ancora
Di chi combatte la rivoluzione di uomini d’onor
Nei cieli devastati da giudici plebei
dall’odio degli uomini dal pianto degli eroi
nasce un bel fiore che i cavalieri portano sui mantelli
è il bianco giglio che ha profumato il campo dei ribelli.
Sanguina il Sacro Cuore sulla nostra bandiera
e nella notte inizia l’ultima mia preghiera:
“Vergine Santa salva la Francia dalla maledizione
rinasca il fiore della vittoria controrivoluzione.”
Siamo del Re ladri e cavalieri e nella notte noi andiamo
e il vento freddo del terrore non ci potrà fermare
L’oro che noi rubiamo con onore dentro i nostri cuor risplende
come il bel simbolo d’amor che al trono ci legò.
Note
Versione dell grupo milanese, di matrice cattolica, 7° Sigillo, del brano “Ribelli di Vandea” di Pino Tosca.Il testo è quello della versione originale (variante 2) a cui sono apportate alcune lievi modifiche e a cui viene aggiunto un nuovo periodo nella III strofa.