VECCHIE STORIE
Anno: 2011
Gruppo: GESTA BELLICA
Testo e musica: Gesta Bellica |Menu
Notti di terrore, notti di tormenti
belve scatenate si aggiran nei sobborghi
negli occhi solo odio, nel cuore solo la morte
nei pressi di Cassino i carnefici son pronti,
la battaglia ormai è finita m al'orrore inizia ora
migliaia di selvaggi pronti ai crimini più orrendi.
E' una vecchia storia che tutti hanno scordato,
è una vecchia storia che mai t'han raccontato,
è una vecchia storia di crimini impuniti,
è una vecchia storia ma nessuno ha mai pagato!
La guerra è terminata, ma per qualcuno comincia ora
Italia lacrime e sangue e c'è chi ne vuole ancora
prigionieri senza colpe giudicati e massacrati
da vigliacchi senza onore in tribunali improvvisati
l'han chiamata "liberazione", son gli eroi antifascisti
che fino al giorno prima sui monti eran nascosti.
Dallo scempio senza fine di un piazzale di Milano,
agli anni di terrore del triangolo emiliano,
dall'olocausto del popolo Dalmata e Giuliano,
ai non collaborazionisti nell'inferno di Coltano,
e un poeta settantenne come bestia chiuso in gabbia.
Quanti torti, quanti lutti, quanto sangue, quanta rabbia
non possiamo dimenticare, sempre pronti alla battaglia
noi non deponiam la spada, skinheads per l'onore d'Italia!
belve scatenate si aggiran nei sobborghi
negli occhi solo odio, nel cuore solo la morte
nei pressi di Cassino i carnefici son pronti,
la battaglia ormai è finita m al'orrore inizia ora
migliaia di selvaggi pronti ai crimini più orrendi.
E' una vecchia storia che tutti hanno scordato,
è una vecchia storia che mai t'han raccontato,
è una vecchia storia di crimini impuniti,
è una vecchia storia ma nessuno ha mai pagato!
La guerra è terminata, ma per qualcuno comincia ora
Italia lacrime e sangue e c'è chi ne vuole ancora
prigionieri senza colpe giudicati e massacrati
da vigliacchi senza onore in tribunali improvvisati
l'han chiamata "liberazione", son gli eroi antifascisti
che fino al giorno prima sui monti eran nascosti.
Dallo scempio senza fine di un piazzale di Milano,
agli anni di terrore del triangolo emiliano,
dall'olocausto del popolo Dalmata e Giuliano,
ai non collaborazionisti nell'inferno di Coltano,
e un poeta settantenne come bestia chiuso in gabbia.
Quanti torti, quanti lutti, quanto sangue, quanta rabbia
non possiamo dimenticare, sempre pronti alla battaglia
noi non deponiam la spada, skinheads per l'onore d'Italia!