BARBAROSSA SUL KYFHAUSER (II Versione)
Anno:
Gruppo: Movimenti di ex di Europa Civiltà
Testo: Pino Tosca | Musica: (Anonimo) | Testo: (Anonimo) |Menu
I VERSIONE
Il prode Federico chiamato Barbarossa
si trova celato in un MONTE incantato.
Egli non è mai morto, ma vive ancora adesso
nel MANTO SUO fatato, nel sonno si è adagiato.
Nel sonno si è adagiato.
Il trono del Barbarossa tutto è d’avorio bianco
s’un tavolo di marmo APPOGGIA il capo stanco.
La sua barba di fuoco, figlia del firmamento,
cresce attraverso il tavolo su cui appoggia il mento.
Su cui appoggia il mento.
Il capo scuote ed apre gli occhi color del mare,
e dopo lungo tempo un bimbo fa chiamare.
SI VOLGE E DICE al bimbo: ”Va’ fuori dal maniero
guarda se attorno al monte volteggia un corvo nero”.
Volteggia un corvo nero.
Se il vecchio corvo nero qui vola senza affanni
dovrò quassù dormire ancora per cent’anni.
Ma se il cielo d'aprile splende sul mio maniero
E se l'aquila vola, portatemi il destriero
portatemi il destriero.
E se pei monti udite i corni risuonare,
portatemi la spada: è tempo di TORNARE.
è tempo di TORNARE.
Il prode Federico chiamato Barbarossa
si trova celato in un MONTE incantato.
Egli non è mai morto, ma vive ancora adesso
nel MANTO SUO fatato, nel sonno si è adagiato.
Nel sonno si è adagiato.
Il trono del Barbarossa tutto è d’avorio bianco
s’un tavolo di marmo APPOGGIA il capo stanco.
La sua barba di fuoco, figlia del firmamento,
cresce attraverso il tavolo su cui appoggia il mento.
Su cui appoggia il mento.
Il capo scuote ed apre gli occhi color del mare,
e dopo lungo tempo un bimbo fa chiamare.
SI VOLGE E DICE al bimbo: ”Va’ fuori dal maniero
guarda se attorno al monte volteggia un corvo nero”.
Volteggia un corvo nero.
Se il vecchio corvo nero qui vola senza affanni
dovrò quassù dormire ancora per cent’anni.
Ma se il cielo d'aprile splende sul mio maniero
E se l'aquila vola, portatemi il destriero
portatemi il destriero.
E se pei monti udite i corni risuonare,
portatemi la spada: è tempo di TORNARE.
è tempo di TORNARE.
VARIANTE LEONESSA
Il prode Federico chiamato Barbarossa
si trova ORA celato in un monte incantato.
Egli non è mai morto, ma vive ancora adesso
nel manto suo fatato, nel sonno si è adagiato.
Nel sonno si è adagiato.
Il trono del Barbarossa tutto è d’avorio bianco
s’un tavolo di marmo appoggia il capo stanco.
La sua barba di fuoco, figlia del firmamento,
cresce attraverso il tavolo su cui appoggia il mento.
Su cui appoggia il mento.
Il capo scuote ed apre gli occhi color del mare,
e dopo lungo tempo un bimbo fa chiamare.
si volge e dice al bimbo: ”Va’ fuori dal maniero
guarda se attorno al monte volteggia un corvo nero”.
Volteggia un corvo nero.
Se il vecchio corvo nero qui vola senza affanni
dovrò quassù dormire ancora per cent’anni.
Ma se il cielo d'aprile splende sul mio maniero
E se l'aquila vola, portatemi il destriero
portatemi il destriero.
E se pei monti udite i corni risuonare,
portatemi la spada: è tempo di tornare.
è tempo di tornare.
E se pei monti udite i corni risuonare,
portatemi la spada: è tempo di REGNARE
è tempo di REGNARE!"
Il prode Federico chiamato Barbarossa
si trova ORA celato in un monte incantato.
Egli non è mai morto, ma vive ancora adesso
nel manto suo fatato, nel sonno si è adagiato.
Nel sonno si è adagiato.
Il trono del Barbarossa tutto è d’avorio bianco
s’un tavolo di marmo appoggia il capo stanco.
La sua barba di fuoco, figlia del firmamento,
cresce attraverso il tavolo su cui appoggia il mento.
Su cui appoggia il mento.
Il capo scuote ed apre gli occhi color del mare,
e dopo lungo tempo un bimbo fa chiamare.
si volge e dice al bimbo: ”Va’ fuori dal maniero
guarda se attorno al monte volteggia un corvo nero”.
Volteggia un corvo nero.
Se il vecchio corvo nero qui vola senza affanni
dovrò quassù dormire ancora per cent’anni.
Ma se il cielo d'aprile splende sul mio maniero
E se l'aquila vola, portatemi il destriero
portatemi il destriero.
E se pei monti udite i corni risuonare,
portatemi la spada: è tempo di tornare.
è tempo di tornare.
E se pei monti udite i corni risuonare,
portatemi la spada: è tempo di REGNARE
è tempo di REGNARE!"
Note
Variante riveduta dallo stesso autore, nel periodo del movimento “Fratellanza Cristiana” della II Versione del brano scritto quando militava in “Europa e Civiltà”.Si differenzia per l’eliminazione dei primi due righi della II strofa e per alcune lievi differenze dal testo originale evidenziate in maiuscolo.
Questa variante fu successivamente ripresa da Mario Polia nel canzoniere di Leonessa con alcuni adattamenti rispetto al testo originale indicati in maiuscolo.