TRA RISO E LACRIME
Anno: 2011
Gruppo: ICH LIEBE DICH
Testo e musica: Ich Liebe Dich |Menu
Lomellina tra riso e lacrime
terra di nobili e di guerrieri
tradizioni rinnegate da uomini
della cui infamia vanno fieri
paesi colmi all'inverosimile
di contadini e calzolai
oggi la vergogna sta nel dire
che si è dei poveri operai.
Lomellina tra riso e lacrime
i suoi castelli sono un simbolo
qualcuno sperava che il rinascimento
fosse solo un preambolo
quando le corti colme di artisti
riportarono un nobile onore
tutto ciò che a noi rimane è il ricordo
ora regna il disonore
ma dal buio c'è chi alza la testa
chi lotta con la gioia dentro al cuore
per riportare la terra di Cesare Forni
ad un antico imperiale splendore
ed ora il suono più forte
il suono che si alza la cielo con violenza
è il nostro canto di vendetta
è il canto della benza!
Lomellina tra riso e lacrime
non ci son più donne nei campi
non cantano più le canzoni
non si lamentano dei crampi
ora non resta nient'altro che udire alla notte le rane cantare
dai loro ritrovi tra fossi e risaie
intervallate dal volo delle zanzare!
Lomellina tra riso e lacrime
ora i tuoi figli si stan svegliando
granitiche legioni di guerrieri
dal passato ritornan marciando
massoneria e infamia
hanno vissuto già troppo in questa terra
è giunto il momento del riscatto
avanti legionari è l'ora della guerra!
Ma dal buio c'è chi alza la testa
chi lotta con la gioia dentro al cuore
per riportare la terra di Cesare Forni
ad un antico imperiale splendore
ed ora il suono più forte
il suono che si alza la cielo con violenza
è il nostro canto di vendetta
è il canto della benza!
Ma dal buio c'è chi alza la testa
chi lotta con la gioia dentro al cuore
per riportare la terra di Cesare Forni
ad un antico imperiale splendore
ed ora il suono più forte
il suono che si alza la cielo con violenza
è il nostro canto di vendetta
è il canto della benza!
terra di nobili e di guerrieri
tradizioni rinnegate da uomini
della cui infamia vanno fieri
paesi colmi all'inverosimile
di contadini e calzolai
oggi la vergogna sta nel dire
che si è dei poveri operai.
Lomellina tra riso e lacrime
i suoi castelli sono un simbolo
qualcuno sperava che il rinascimento
fosse solo un preambolo
quando le corti colme di artisti
riportarono un nobile onore
tutto ciò che a noi rimane è il ricordo
ora regna il disonore
ma dal buio c'è chi alza la testa
chi lotta con la gioia dentro al cuore
per riportare la terra di Cesare Forni
ad un antico imperiale splendore
ed ora il suono più forte
il suono che si alza la cielo con violenza
è il nostro canto di vendetta
è il canto della benza!
Lomellina tra riso e lacrime
non ci son più donne nei campi
non cantano più le canzoni
non si lamentano dei crampi
ora non resta nient'altro che udire alla notte le rane cantare
dai loro ritrovi tra fossi e risaie
intervallate dal volo delle zanzare!
Lomellina tra riso e lacrime
ora i tuoi figli si stan svegliando
granitiche legioni di guerrieri
dal passato ritornan marciando
massoneria e infamia
hanno vissuto già troppo in questa terra
è giunto il momento del riscatto
avanti legionari è l'ora della guerra!
Ma dal buio c'è chi alza la testa
chi lotta con la gioia dentro al cuore
per riportare la terra di Cesare Forni
ad un antico imperiale splendore
ed ora il suono più forte
il suono che si alza la cielo con violenza
è il nostro canto di vendetta
è il canto della benza!
Ma dal buio c'è chi alza la testa
chi lotta con la gioia dentro al cuore
per riportare la terra di Cesare Forni
ad un antico imperiale splendore
ed ora il suono più forte
il suono che si alza la cielo con violenza
è il nostro canto di vendetta
è il canto della benza!