UNA VITA
Anno: 1981
Gruppo: FABRIZIO MARZI
Autori: Fabrizio Marzi | Walter JederMenu
Ricordi quel mattino che mamma ti ha lasciato
incerto sulla porta la porta della scuola
ti sei sentito solo e solo sei rimasto
gettato dentro al mondo fra i banchi e la maestra
Di quella conoscenza ti resta quel sapore
di sgomento e timore un sapore di inchiostro
di quella conoscenza potevi farne a meno
se poi vent'anni dopo ti senti tanto scemo
E giorno dopo giorno gli schiaffi della vita
t''hanno stampato addosso il senso dell'età
e giorno dopo giorno e pelo dopo pelo
arriva un po' strisciando la nostra pubertà
Col sesso nelle mani col sesso nel cervello
ti chiedi cos'è il male ti chiedi cos'è quello
e se han ragione i preti o se il peccato è bello
e se la mamma è buona è buono lo spinello
Ricordi come un gatto raspar la pattumiera
in cerca di un'idea di un'idea che fa bene
tra quelli che città ti toglie dalle pene
l'antidoto al veleno di tutte le viltà
Ma hai la testa vuota la testa ti fa male
lottare non ti serve ti serve più scopare
e se la tua compagna non ha capito niente
amare non importa tu dormigli nel ventre
Poi ti vorrai sposare e cambierai casacca
col cuore dentro il cielo e il corpo nella cacca
arriverà il lavoro qualcosa per campare
ti prenderà la gola poi non farà più male
Ti senti ancora solo uscito dall'altare
ti sentirai il solo coi figli da allevare
la strana sensazione che esisti ti rimane
l'idea che il tempo passa ti spingerà a pensare
Un po' di giovinezza speranza in fondo al cuore
strappate dalle dita rubate dalle ore
ritorni come un gatto raspando tra i rifiuti
brandelli lacerati di un mito che ti aiuti
Forse lo troverai amico mio randagio
e ti diranno fesso e ti diran malvagio
e se lo troverai amico mio randagio
vedrai ti eviteranno di morder il contagio
Tu lasciali parlare tu lasciali affogare
abbraccia l'illusione e lasciati cullare
coraggio e verità e caccia al tipo giusto
il dubbio che ti nega cos'era falso o giusto
Ma poichè c'è la morte in fondo alla partita
rivolta un'altra carta e giocati la vita
la vita da rivivere la vita da capire
la vita che è una storia che non potrà finire
incerto sulla porta la porta della scuola
ti sei sentito solo e solo sei rimasto
gettato dentro al mondo fra i banchi e la maestra
Di quella conoscenza ti resta quel sapore
di sgomento e timore un sapore di inchiostro
di quella conoscenza potevi farne a meno
se poi vent'anni dopo ti senti tanto scemo
E giorno dopo giorno gli schiaffi della vita
t''hanno stampato addosso il senso dell'età
e giorno dopo giorno e pelo dopo pelo
arriva un po' strisciando la nostra pubertà
Col sesso nelle mani col sesso nel cervello
ti chiedi cos'è il male ti chiedi cos'è quello
e se han ragione i preti o se il peccato è bello
e se la mamma è buona è buono lo spinello
Ricordi come un gatto raspar la pattumiera
in cerca di un'idea di un'idea che fa bene
tra quelli che città ti toglie dalle pene
l'antidoto al veleno di tutte le viltà
Ma hai la testa vuota la testa ti fa male
lottare non ti serve ti serve più scopare
e se la tua compagna non ha capito niente
amare non importa tu dormigli nel ventre
Poi ti vorrai sposare e cambierai casacca
col cuore dentro il cielo e il corpo nella cacca
arriverà il lavoro qualcosa per campare
ti prenderà la gola poi non farà più male
Ti senti ancora solo uscito dall'altare
ti sentirai il solo coi figli da allevare
la strana sensazione che esisti ti rimane
l'idea che il tempo passa ti spingerà a pensare
Un po' di giovinezza speranza in fondo al cuore
strappate dalle dita rubate dalle ore
ritorni come un gatto raspando tra i rifiuti
brandelli lacerati di un mito che ti aiuti
Forse lo troverai amico mio randagio
e ti diranno fesso e ti diran malvagio
e se lo troverai amico mio randagio
vedrai ti eviteranno di morder il contagio
Tu lasciali parlare tu lasciali affogare
abbraccia l'illusione e lasciati cullare
coraggio e verità e caccia al tipo giusto
il dubbio che ti nega cos'era falso o giusto
Ma poichè c'è la morte in fondo alla partita
rivolta un'altra carta e giocati la vita
la vita da rivivere la vita da capire
la vita che è una storia che non potrà finire