CANTI ASSASSINI
Anno: 1981
Gruppo: MASSIMO MORSELLO
Testo e musica: Massimo Morsello |
Entrammo nella vita dalla porta sbagliata
in un tempo vigliacco, con la faccia sudata,
ci sentimmo chiamare sempre più forte,
ci sentimmo morire ma non era la morte
e la vita ridendo ci prese per mano,
ci levò le catene per portarci lontano.
Ma sentendo parlare di donne e di vino,
di un amore bastardo che ammazzava un bambino (a)
e di vecchi mercanti e di rate pagate
e di fabbriche nuove e di orecchie affamate
E pregammo la vita di non farci morire
se non c'era un tramonto da poter ricordare
e il tramonto già c'era, era notte da un pezzo
ed il sole sorgendo ci negava il disprezzo.
Ma sentendo parlare di una donna allo specchio,
di un ragazzo a vent'anni che moriva da vecchio
e di un vecchio ricordo di vent'anni passati,
di occasioni mancate e di treni perduti
e scoprimmo l'amore e scoprimmo la strada,
difendemmo l'onore col sorriso e la spada.
Scordammo la casa e il suo caldo com'era
per il caldo più freddo di una fredda galera
e uccidemmo la noia annoiando la morte
e vincemmo soltanto cantando più forte
e ora siamo lontani, siamo tutti vicini
e lanciamo nel cielo i nostri canti assassini
e ora siamo lontani, siamo tutti vicini
e lanciamo nel cielo i nostri canti bambini.
in un tempo vigliacco, con la faccia sudata,
ci sentimmo chiamare sempre più forte,
ci sentimmo morire ma non era la morte
e la vita ridendo ci prese per mano,
ci levò le catene per portarci lontano.
Ma sentendo parlare di donne e di vino,
di un amore bastardo che ammazzava un bambino (a)
e di vecchi mercanti e di rate pagate
e di fabbriche nuove e di orecchie affamate
E pregammo la vita di non farci morire
se non c'era un tramonto da poter ricordare
e il tramonto già c'era, era notte da un pezzo
ed il sole sorgendo ci negava il disprezzo.
Ma sentendo parlare di una donna allo specchio,
di un ragazzo a vent'anni che moriva da vecchio
e di un vecchio ricordo di vent'anni passati,
di occasioni mancate e di treni perduti
e scoprimmo l'amore e scoprimmo la strada,
difendemmo l'onore col sorriso e la spada.
Scordammo la casa e il suo caldo com'era
per il caldo più freddo di una fredda galera
e uccidemmo la noia annoiando la morte
e vincemmo soltanto cantando più forte
e ora siamo lontani, siamo tutti vicini
e lanciamo nel cielo i nostri canti assassini
e ora siamo lontani, siamo tutti vicini
e lanciamo nel cielo i nostri canti bambini.
Note
Varianti:(a) di un amore bastardo che ha ammazzato un bambino