IL CAPITANO NELLA NEVE
Anno: 2008
Gruppo: ANTICA TRADIZIONE
Testo e musica: Fabio Farri |Menu
Era inverno e sul sentiero del lupo,
i miei piccoli passi sopra ai suoi,
io correvo ma non riuscivo a raggiungerlo
il rumore degli alberi si univa al suono delle mitragliatrici.
Io non ricordo il suo nome,
né il giorno in cui arrivò, i
o ero ancora un bambino,
ma il suo viso io non scorderò
parlava con voce sicura,
di fiabe e leggende del nord,
diceva l'Europa moriva
ma io non capivo perchè.
Datemi ancora da bere,
diceva mio nonno perchè
il profumo di un altro bicchier
e piace al povero,al principe e al Re.
L'inverno portò freddo e neve,
coprì il grande campo e la via,
il fuoco bruciava la noia,
ed ore di malinconia,
il vento giocava tra i rami
,lontano il sentiero innevato,
seguiva le impronte del lupo,
amico non ancora tradito.
Datemi ancora da bere,
diceva mio nonno perchè
il profumo di un altro bicchiere
piace al povero,al principe e al Re.
A volte il coraggio e la gloria,
che per noi sono grandi virtù,
non servono a vincere il gioco,
ci vuole qualcosa di più,
e vennero in quattro a cercarlo
,mio nonno non disse dov'erà,
allora lo presero a calci,
che fuori ancora pioveva.
Datemi ancora da bere,
diceva mio nonno perchè
il profumo di un altro bicchiere
piace al povero,al principe e al Re.
Fù il giorno più lungo d'Aprile,
soldati vestiti di blu,
avevano occhi diversi,
lontani dalla sua gioventù,
mi piace ancora pensarlo
in piedi davanti a noi tre,
da allora non l'ho più rivisto,i
suoi sogni appartengono a me!
Datemi ancora da bere,
diceva mio nonno perchè
il profumo di un altro bicchiere
piace al povero,al principe e al Re.
i miei piccoli passi sopra ai suoi,
io correvo ma non riuscivo a raggiungerlo
il rumore degli alberi si univa al suono delle mitragliatrici.
Io non ricordo il suo nome,
né il giorno in cui arrivò, i
o ero ancora un bambino,
ma il suo viso io non scorderò
parlava con voce sicura,
di fiabe e leggende del nord,
diceva l'Europa moriva
ma io non capivo perchè.
Datemi ancora da bere,
diceva mio nonno perchè
il profumo di un altro bicchier
e piace al povero,al principe e al Re.
L'inverno portò freddo e neve,
coprì il grande campo e la via,
il fuoco bruciava la noia,
ed ore di malinconia,
il vento giocava tra i rami
,lontano il sentiero innevato,
seguiva le impronte del lupo,
amico non ancora tradito.
Datemi ancora da bere,
diceva mio nonno perchè
il profumo di un altro bicchiere
piace al povero,al principe e al Re.
A volte il coraggio e la gloria,
che per noi sono grandi virtù,
non servono a vincere il gioco,
ci vuole qualcosa di più,
e vennero in quattro a cercarlo
,mio nonno non disse dov'erà,
allora lo presero a calci,
che fuori ancora pioveva.
Datemi ancora da bere,
diceva mio nonno perchè
il profumo di un altro bicchiere
piace al povero,al principe e al Re.
Fù il giorno più lungo d'Aprile,
soldati vestiti di blu,
avevano occhi diversi,
lontani dalla sua gioventù,
mi piace ancora pensarlo
in piedi davanti a noi tre,
da allora non l'ho più rivisto,i
suoi sogni appartengono a me!
Datemi ancora da bere,
diceva mio nonno perchè
il profumo di un altro bicchiere
piace al povero,al principe e al Re.