ORFANATROFIO
Anno: 1990
Gruppo: MASSIMO MORSELLO
Testo e musica: Massimo Morsello |Menu
Villa borghese,
quanta gente ed ogni madre ha un figlio
ed ogni figlio ha un padre
che lo rialza quando cade e quando dorme
fa che di rumore non ce ne sia più.
E sul passaporto io ci ho scritto che mio padre è morto
e che di madre ce n’è una sola, è la nel cielo che vola.
Alla mezza tutte le sere c’è la notte da scavalcare,
c’è il futuro da ricordare di come si può fare
Qando suona la campana ed è la fine della settimana.
Accanto alla chiesa il campanile, come due colpi di fucile,
scocca l’ora della Messa
ed è la fila per chi si confessa.
Villa borghese,
quanta gente ed ogni gesto è un gioco
ed ogni gioco è allegro,
ti rialzi quando cadi e quando cadi
gli sorridi e non ci pensi più
E sul passaporto io ci ho scritto che mi chiamo Alberto
e di cognome sin da bambino
figlio di nessuno.
Quando suona la sirena
è qualcuno che c’abbandona
e dentro la chiesa le canzoni,
fuori la chiesa cento piccioni,
ogni corsa è una fatica
alla conquista di una mollica.
quanta gente ed ogni madre ha un figlio
ed ogni figlio ha un padre
che lo rialza quando cade e quando dorme
fa che di rumore non ce ne sia più.
E sul passaporto io ci ho scritto che mio padre è morto
e che di madre ce n’è una sola, è la nel cielo che vola.
Alla mezza tutte le sere c’è la notte da scavalcare,
c’è il futuro da ricordare di come si può fare
Qando suona la campana ed è la fine della settimana.
Accanto alla chiesa il campanile, come due colpi di fucile,
scocca l’ora della Messa
ed è la fila per chi si confessa.
Villa borghese,
quanta gente ed ogni gesto è un gioco
ed ogni gioco è allegro,
ti rialzi quando cadi e quando cadi
gli sorridi e non ci pensi più
E sul passaporto io ci ho scritto che mi chiamo Alberto
e di cognome sin da bambino
figlio di nessuno.
Quando suona la sirena
è qualcuno che c’abbandona
e dentro la chiesa le canzoni,
fuori la chiesa cento piccioni,
ogni corsa è una fatica
alla conquista di una mollica.