PARLARE DI SÉ
Anno: 1975
Gruppo: NEREO ZEPER
Testo e musica: Nereo Zeper |Menu
Parlar di te stesso e vendere al prezzo
di occhi ammirati iI bene ed il male
della vita tua,
e senza amore far partecipe il mondo
di un segreto tormento che è causa e coscienza
della tua prigionia;
e senza pudore offrire a chiunque
presente e passato, come fosse una merce
che si vende al mercato.
Avere bisogno che gli altri ti guardino
e misurino al metro la tua grande esperienza,
la tua singolarità;
esibire difetti, le virtù esaltare,
attirar l'uditorio con lo spettacolo ignobile
della tua vanità.
Ma dov'è il sentimento che vede gli uomini forti
consister nel segno privo di confidenza,
serrati e sicuri, vigili sorridenti della loro coscienza?
Canterei volentieri la natura ed i fiori,
le stagioni ed il vento, la bellezza fuggente
di qualche momento;
direi tutte le storie di chi non conosco
con l'ausilio sincero e per nulla nascosto
della mia fantasia;
e invece continuo a sopportar tutto quello
che ho più disprezzato: il pianto e il lamento,
questo quadro insincero per venir consolato.
di occhi ammirati iI bene ed il male
della vita tua,
e senza amore far partecipe il mondo
di un segreto tormento che è causa e coscienza
della tua prigionia;
e senza pudore offrire a chiunque
presente e passato, come fosse una merce
che si vende al mercato.
Avere bisogno che gli altri ti guardino
e misurino al metro la tua grande esperienza,
la tua singolarità;
esibire difetti, le virtù esaltare,
attirar l'uditorio con lo spettacolo ignobile
della tua vanità.
Ma dov'è il sentimento che vede gli uomini forti
consister nel segno privo di confidenza,
serrati e sicuri, vigili sorridenti della loro coscienza?
Canterei volentieri la natura ed i fiori,
le stagioni ed il vento, la bellezza fuggente
di qualche momento;
direi tutte le storie di chi non conosco
con l'ausilio sincero e per nulla nascosto
della mia fantasia;
e invece continuo a sopportar tutto quello
che ho più disprezzato: il pianto e il lamento,
questo quadro insincero per venir consolato.