IRL
Anno: 2016
Gruppo: LINEA DEL FRONTE
Testo e musica: Gianluca Spada |Menu
Ritorno col pensiero indietro nel passato
a riveder gli eroi che una terra ha abbandonato
mi sembra di vederli in sella a quei cavalli
difender con le spade il regno da sciacalli,
da feroci condottieri, venuti da ogni terra
che per conquistarla eran pronti anche alla guerra.
La Rocca già difesa da eroici cavalieri
e quella cittadella che oggi è ancora in piedi
riecheggia per le strade del centro bizantino,
in grido, tre parole urlate in latino:
Iterum Rudent Leones
Iterum Rudent Leones.
Mi fermo a guardare l’antico battistero
rifugio per gli ariani cittadini dell’impero,
mi fermo ad ammirare la piazza giù nel centro
dove il sommo fiorentino riposa ora in eterno
guarda come è bella e oggi urla ancora
quelle tre parole che mi sfioran la memoria
Iterum Rudent Leones
Iterum Rudent Leones.
E oggi come allora c’è ancora chi difende
la storia, i tuoi valori, la maglia, la tua gente
li vedi la domenica da dietro quella curva
con torce e bandieroni
son grandi i tuoi leoni
Gridano che Ravenna ora non puoi mollare
sempre a tua difesa, eterna capitale
Iterum Rudent Leones
Iterum Rudent Leones.
Città d’arte e di cultura, di antiche tradizioni
antico il tuo vessillo: un pino e due leoni.
Nel 402 fu detta capitale
nei secoli a venire, eterna ed immortale
sei madre del pilota più bello e più leale,
un vero condottiero un esempio nazionale
finchè avrò fiato in gola, finchè batterà il cuore
mi troverai qui in piedi mio eterno e grande amore
Iterum Rudent Leones
Iterum Rudent Leones.
a riveder gli eroi che una terra ha abbandonato
mi sembra di vederli in sella a quei cavalli
difender con le spade il regno da sciacalli,
da feroci condottieri, venuti da ogni terra
che per conquistarla eran pronti anche alla guerra.
La Rocca già difesa da eroici cavalieri
e quella cittadella che oggi è ancora in piedi
riecheggia per le strade del centro bizantino,
in grido, tre parole urlate in latino:
Iterum Rudent Leones
Iterum Rudent Leones.
Mi fermo a guardare l’antico battistero
rifugio per gli ariani cittadini dell’impero,
mi fermo ad ammirare la piazza giù nel centro
dove il sommo fiorentino riposa ora in eterno
guarda come è bella e oggi urla ancora
quelle tre parole che mi sfioran la memoria
Iterum Rudent Leones
Iterum Rudent Leones.
E oggi come allora c’è ancora chi difende
la storia, i tuoi valori, la maglia, la tua gente
li vedi la domenica da dietro quella curva
con torce e bandieroni
son grandi i tuoi leoni
Gridano che Ravenna ora non puoi mollare
sempre a tua difesa, eterna capitale
Iterum Rudent Leones
Iterum Rudent Leones.
Città d’arte e di cultura, di antiche tradizioni
antico il tuo vessillo: un pino e due leoni.
Nel 402 fu detta capitale
nei secoli a venire, eterna ed immortale
sei madre del pilota più bello e più leale,
un vero condottiero un esempio nazionale
finchè avrò fiato in gola, finchè batterà il cuore
mi troverai qui in piedi mio eterno e grande amore
Iterum Rudent Leones
Iterum Rudent Leones.