Canzoni

UN UOMO

Anno: 1978

Gruppo: ZPM

Autori: Paolo Scaravelli | Paolo Favero

L’ombra di un lampione sta sospesa lì ad un filo,
quello che gela nell’aria, che strano, è il mio respiro.
Sbiadisce tra la nebbia il fantasma di una strada,
è una vecchia dolce amica che io seguo ovunque vada,
è una vecchia dolce amica io la seguo ovunque vada.

Si perde lì tra il vento il fumo di un’altra sigaretta,
oramai non c’è più fretta, ormai nessuno più mi aspetta.
Ripenso alla mia vita, io ripenso a ciò che ho fatto,
tiro un po’ le somme ma non mi ritorna il conto,
io tiro un po’ le somme ma non mi torna il conto.

Rimango qui da solo appoggiato al mio lampione,
guardo quell’ubriaco che sta cercando il suo portone,
pensare che la gente lo deride con malignità
ed è soltanto il risultato della loro complicità,
ed è solamente il risultato della loro complicità.

Che sensazione strana di freddo, di sconforto,
io respiro, sono vivo, eppure dentro qualcosa è morto,
sarà colpa di questo vento che urla sempre la sua tiritera:
"Se non accetti questo regime prima o poi finisci in galera".
"Se non accetti questo regime prima o poi finisci in galera".

Da lontano puntuale una sirena della polizia
sta correndo nella nebbia con la sua monotonia,
difficile capire come può la sua posizione
inglobare il concetto ordine e l’azione repressione,
inglobare il concetto ordine e l’azione repressione.

Questa notte sono solo, questa notte sono io,
per una volta ancora sono solo con il mio Dio,
mio Dio una ragazza, mio Dio un’emozione,
mio Dio quell’ubriaco, forse la mia rivoluzione,
mio Dio quell’ubriaco, forse la mia rivoluzione.

Riprendo a camminare sul selciato della mia strada,
la mia vecchia dolce amica che io seguo ovunque vada.
Accendo contro il vento ancora un’altra sigaretta
Mentre la mia incertezza è già scomparsa tra la nebbia,
mentre la mia incertezza è già scomparsa tra la nebbia.

Perché so che il loro vento soffia forte ma non fa paura,
perché quello che ha dentro un uomo non si annienta con quattro mura.
Perché so che il loro vento soffia forte ma non fa paura,
perché quello che ha dentro un uomo non si annienta con quattro mura,
perché quello che ha dentro un uomo non si annienta con quattro mura.