ADDIO A TORINO
Anno: 1974
Gruppo: Europa Civiltà
Testo: Pietro Gori | Pino Tosca Musica: (Anonimo) |Menu
Addio Torino bella,
o dolce terra mia
scacciati senza colpa
noi ce ne andiamo via
ma ce ne andiam cantando
con la speranza in cuor.
E' anche per voi sfruttati,
proscritti, emarginati,
che siam perseguitati
al pari dei malfattori,
eppur la nostra idea
E onore e fedeltà.
Miei cari camerati,
amici che restate,
tutti i nostri stendardi
nel sole alti innalzate,
è questa la vendetta
che noi vi domandiam
Ma tu che ci discacci
con una vil menzogna,
repubblica borghese
un dì ne avrai vergogna,
noi oggi ti accusiamo
in faccia all'avvenir
Scacciati senza tregua
andrem di terra in terra
contro mercanti e rossi
a predicar la guerra.
La pace sarà fatta
distrutti i traditor
Italia il tuo governo
schiavo d'altrui si rende,
degli avi suoi guerrieri
le tradizioni offende
e insulta la leggenda
di Roma e i cavalier
Addio cari compagni,
amici torinesi,
addio bianche di nevi,
montagne piemontesi,
i cavalieri erranti
partono per il Nord
o dolce terra mia
scacciati senza colpa
noi ce ne andiamo via
ma ce ne andiam cantando
con la speranza in cuor.
E' anche per voi sfruttati,
proscritti, emarginati,
che siam perseguitati
al pari dei malfattori,
eppur la nostra idea
E onore e fedeltà.
Miei cari camerati,
amici che restate,
tutti i nostri stendardi
nel sole alti innalzate,
è questa la vendetta
che noi vi domandiam
Ma tu che ci discacci
con una vil menzogna,
repubblica borghese
un dì ne avrai vergogna,
noi oggi ti accusiamo
in faccia all'avvenir
Scacciati senza tregua
andrem di terra in terra
contro mercanti e rossi
a predicar la guerra.
La pace sarà fatta
distrutti i traditor
Italia il tuo governo
schiavo d'altrui si rende,
degli avi suoi guerrieri
le tradizioni offende
e insulta la leggenda
di Roma e i cavalier
Addio cari compagni,
amici torinesi,
addio bianche di nevi,
montagne piemontesi,
i cavalieri erranti
partono per il Nord
Note
Adattamento del canto anarchico "Addio a Lugano", scritto in carcere a Lugano da Pietro Gori in seguito all'attentato di Sante Cserio.La rivistazione del brano fu fatta da Pino Tosca nel 1974 in seguito alle persecuzioni del giugice istruttore Luciano Violante contro i militanti di Ordine Nuovo e di Europa Civiltà di Torino, che lo costrinsero ad un volontario "esilio" all'estero, con prima tappa a Lugano.