LA TORRE DI PALAIS
Anno:
Gruppo: Movimenti di ex di Europa Civiltà
Carmine Asunis Mario Polia Musica: (Anonimo) |Menu
Alla torre di Palais
alla torre di Palais
c'era una dolce dama
era figlia del re.
Son tanti e tanti che
han chiesto la sua mano
son prodi cavalieri
venuti da lontano.
"Donna gentile e bella
splendente al par di stella
vi donerò l'amore
il braccio ed il mio cuore".
"O forte cavaliere
il cuore ed il volere
senza la somma intesa
non bastano all'impresa.
Tre imprese voi farete
tremende e le offrirete
con fede sopportate
per l'amor che mi portate.
In un bosco immenso e nero
senz'orma ne' sentiero
un gigante in cotta e maglia
attende la battaglia.
Senza spada e destriero
nè scudo nè scudiero
a singolar tenzone
si proverà l'onore".
"Donna nobile e forte
io vi offrirò la morte:
senza la fida spada
l'impresa è disperata".
"Se fede avrai nel cuore
un Angelo di Dio
ti porterà una spada
fulgente come il sole.
Una lama di fuoco
alta splendente e bella,
nel solitario andare
vi guiderà una stella.
Ma la sua fiamma è morte
che figlia è dell'amore
se non sarete forte
vi bruicierà nel cuore.
Se vivo ancor sarete
a un monte impervio andrete:
con fuoco, unghia e dente
c'è un drago che vi attende.
Nel cuore avrete gelo
e il labbro sarà muto
ma un Angelo del cielo
vi porterà uno scudo.
Uno scudo di luce
sarà vostra fortuna
purissimo d'argento
lucente come luna.
L'ultima prova ormai
un gioco è di bambino
coglier dovrete un fiore
che cresce in un giardino.
Una rosa scarlatta
fresca, odorosa e intatta
porrete sul mio cuore
e io vi darò l'amore".
Dal sangue del gigante
e dal fuoco del drago
nacque una rosa rossa
rossa come il granato.
E quando il cavaliere
sfiorò la rossa stella
si accorse di baciare
le labbra della bella.
Oh tu che m'ascoltasti
intelletto s'hai d'amore
il mistero dell'aurora
ti brillerà nel cuore.
alla torre di Palais
c'era una dolce dama
era figlia del re.
Son tanti e tanti che
han chiesto la sua mano
son prodi cavalieri
venuti da lontano.
"Donna gentile e bella
splendente al par di stella
vi donerò l'amore
il braccio ed il mio cuore".
"O forte cavaliere
il cuore ed il volere
senza la somma intesa
non bastano all'impresa.
Tre imprese voi farete
tremende e le offrirete
con fede sopportate
per l'amor che mi portate.
In un bosco immenso e nero
senz'orma ne' sentiero
un gigante in cotta e maglia
attende la battaglia.
Senza spada e destriero
nè scudo nè scudiero
a singolar tenzone
si proverà l'onore".
"Donna nobile e forte
io vi offrirò la morte:
senza la fida spada
l'impresa è disperata".
"Se fede avrai nel cuore
un Angelo di Dio
ti porterà una spada
fulgente come il sole.
Una lama di fuoco
alta splendente e bella,
nel solitario andare
vi guiderà una stella.
Ma la sua fiamma è morte
che figlia è dell'amore
se non sarete forte
vi bruicierà nel cuore.
Se vivo ancor sarete
a un monte impervio andrete:
con fuoco, unghia e dente
c'è un drago che vi attende.
Nel cuore avrete gelo
e il labbro sarà muto
ma un Angelo del cielo
vi porterà uno scudo.
Uno scudo di luce
sarà vostra fortuna
purissimo d'argento
lucente come luna.
L'ultima prova ormai
un gioco è di bambino
coglier dovrete un fiore
che cresce in un giardino.
Una rosa scarlatta
fresca, odorosa e intatta
porrete sul mio cuore
e io vi darò l'amore".
Dal sangue del gigante
e dal fuoco del drago
nacque una rosa rossa
rossa come il granato.
E quando il cavaliere
sfiorò la rossa stella
si accorse di baciare
le labbra della bella.
Oh tu che m'ascoltasti
intelletto s'hai d'amore
il mistero dell'aurora
ti brillerà nel cuore.