LA MORTE
Anno: 1967
Gruppo:
Testo: Fabrizio De Andrè | Musica: Georges Brassens |Menu
La morte verrà all'improvviso
avrà le tue labbra e i tuoi occhi
ti coprirà d'un velo bianco
addormentandosi al tuo fianco
nell'ozio, nel sonno, in battaglia
verrà senza darti avvisaglia
la morte va a colpo sicuro
non suona il corno né il tamburo.
Madonna che in limpida fonte
ristori le membra stupende
la morte non ti vedrà in faccia
avrà il tuo seno e le tue braccia.
Prelati, notabili e conti
sull'uscio piangeste ben forte
chi bene condusse sua vita
male sopporterà sua morte.
Straccioni che senza vergogna
portaste il cilicio o la gogna
partirvene non fu fatica
perché la morte vi fu amica.
Guerriero che in punto di lancia
dal suol d'Oriente alla Francia
di stragi menasti gran vanto
e fra i nemici il lutto e il pianto
di fronte all'estrema nemica
non vale coraggio o fatica
non serve colpirla nel cuore
perché la morte mai non muore
non serve colpirla nel cuore
perché la morte mai non muore
avrà le tue labbra e i tuoi occhi
ti coprirà d'un velo bianco
addormentandosi al tuo fianco
nell'ozio, nel sonno, in battaglia
verrà senza darti avvisaglia
la morte va a colpo sicuro
non suona il corno né il tamburo.
Madonna che in limpida fonte
ristori le membra stupende
la morte non ti vedrà in faccia
avrà il tuo seno e le tue braccia.
Prelati, notabili e conti
sull'uscio piangeste ben forte
chi bene condusse sua vita
male sopporterà sua morte.
Straccioni che senza vergogna
portaste il cilicio o la gogna
partirvene non fu fatica
perché la morte vi fu amica.
Guerriero che in punto di lancia
dal suol d'Oriente alla Francia
di stragi menasti gran vanto
e fra i nemici il lutto e il pianto
di fronte all'estrema nemica
non vale coraggio o fatica
non serve colpirla nel cuore
perché la morte mai non muore
non serve colpirla nel cuore
perché la morte mai non muore