BALLATA PER UN EROE
Anno:
Gruppo: GIPO FARASSINO
Testo e musica: Gipo Farassino |Menu
Partire partirò partir bisogna
Cacciando in fondo al cuore la vergogna
Di appartenere a un gregge muto e vile
Che non sa dir di no ad un fucile
Partire partirò e un cappellano
Con un sorriso mesto nella mano
Mi porgerà un'immagine e un addio
Nel nome intemerato del buon Dio
Lo squillo sgangherato di una tromba
Ed il fragore della prima bomba
Per quanto possan essere potenti
Non copriranno il batter dei miei denti
E all'ordine imperioso dell'attacco
indietro resterò da buon vigliacco
E sconterò alfine la mia pena
Crepando con sei palle nella schiena
Andrò a ingrossare la nutrita schiera
Di quelli che aggrappati a una bandiera
Son morti bestemmiando di paura
Ad occhi chiusi in una notte scura
Diranno che ero un ottimo soldato
Diranno ch'ero il più disciplinato
E forse manderanno un telegramma
Di condoglianze alla mia cara mamma
La gente del mio piccolo paese
Concorrerà orgogliosa a quelle spese
Che serviranno un giorno a immortalare
Il nome mio nel marmo di un altare
E forse mi faranno un monumento
Che sfiderà la collera del vento
Il busto eretto i pugni sul fucile
Lo sguardo fiero volto al campanile
Si indignerà lo spirito immortale
Di chi donò la vita a un ideale
Per contro mille figlie di Maria
Mi crederanno santo e così sia
Io pregherò soltanto che il sorriso
Di un bimbo non si posi sul mio viso
Il marmo può arrossire di vergogna
Partire partirò partir bisogna.
Cacciando in fondo al cuore la vergogna
Di appartenere a un gregge muto e vile
Che non sa dir di no ad un fucile
Partire partirò e un cappellano
Con un sorriso mesto nella mano
Mi porgerà un'immagine e un addio
Nel nome intemerato del buon Dio
Lo squillo sgangherato di una tromba
Ed il fragore della prima bomba
Per quanto possan essere potenti
Non copriranno il batter dei miei denti
E all'ordine imperioso dell'attacco
indietro resterò da buon vigliacco
E sconterò alfine la mia pena
Crepando con sei palle nella schiena
Andrò a ingrossare la nutrita schiera
Di quelli che aggrappati a una bandiera
Son morti bestemmiando di paura
Ad occhi chiusi in una notte scura
Diranno che ero un ottimo soldato
Diranno ch'ero il più disciplinato
E forse manderanno un telegramma
Di condoglianze alla mia cara mamma
La gente del mio piccolo paese
Concorrerà orgogliosa a quelle spese
Che serviranno un giorno a immortalare
Il nome mio nel marmo di un altare
E forse mi faranno un monumento
Che sfiderà la collera del vento
Il busto eretto i pugni sul fucile
Lo sguardo fiero volto al campanile
Si indignerà lo spirito immortale
Di chi donò la vita a un ideale
Per contro mille figlie di Maria
Mi crederanno santo e così sia
Io pregherò soltanto che il sorriso
Di un bimbo non si posi sul mio viso
Il marmo può arrossire di vergogna
Partire partirò partir bisogna.