Rassegna Stampa

Terzi: "Per Vattani sanzioni pesanti" stretta sui tempi della commissione

Testata: LA REPUBBLICA.IT

Data:16 gennaio 2012

Tipologia: Generico

Locazione in archivio

Stato:Solo testo
Locazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/La Repubblica.it,La Repubblica-it 2012-01-16

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Il ministro ritiene probabili conseguenze importanti per il console italiano in Giappone, che aveva aderito ad un'organizzazione che si rifà alla Repubblica di Salò. Era già stato deferito dalla Farnesina. Il Pd: "Severità doverosa, è apologia di fascismo"

ROMA - Il ministro degli esteri Giulio Terzi ritiene "probabili sanzioni molto pesanti" per Mario Vattani. In una intervista in tv, Terzi ha detto che "sta cercando di accelerare il più possibile" i tempi della commissione disciplinare che ha in esame il caso. Mario Vattani, console italiano in Giappone, ha pubblicamente manifestato la sua adesione ad una organizzazione che si richiama in maniera esplicita alla Repubblica di Salò. Vattani era stato già deferito dalla Farnesina.

Il caso nasce dopo che Vattani è stato filmato mentre cantava inni dai contenuti fascisti in un raduno di Casapound. "Appena ho avuto notizia dell'happening rock che si è svolto nel maggio dell'anno scorso, quindi cinque mesi prima" che Vattani venisse assegnato alla sede di Osaka, "ho convocato il direttore generale del personale per chiedergli di sottomettere la questione alla commissione di disciplina" ha ribadito Terzi.
"E' una decisione del tutto eccezionale" ha osservato il capo della diplomazia, che una simile procedura sia stata avviata "per un funzionario diplomatico che peraltro - secondo Terzi - durante la sua carriera ha dato prove di grandissima competenza e di grande attaccamento al servizio". Quello del console - frontman del gruppo musicale di estrema destra 'Sotto fascia semplice' - è stato "indubbiamente un atto molto riprovevole e inaccettabile" ha constatato Terzi, assicurando di volersi accertare che "la commissione di disciplina possa deliberare rapidamente".
Certo, ha proseguito il ministro, "ci sono delle procedure" che vanno rispettate "perchè viviamo in uno stato di diritto" e non è giusto fare "processi sommari o mediatici".

Terzi non è tanto imbarazzato dalla vicenda in sè: lo sarebbe - ha spiegato - se le conclusioni della commissione disciplinare che si occupa dell'"auto-tutela dell'amministrazione e del governo per quanto riguarda il comportamento dei dipendenti dello Stato" non fossero portate a compimento. Ma così non sarà, ha garantito. Quanto alle dimissioni di Vattani, figlio del diplomatico di lungo corso Umberto, "non avrei convocato la commissione di disciplina se spettasse a me una decisione di questo tipo" ha concluso Terzi.

Intanto, il deputato Pd Paolo Corsini, commissione Esteri, preme per sanzioni severe. "Prendiamo atto dell'impegno del ministro degli Esteri, ambasciatore Terzi, che ha assicurato l'avvio delle procedure disciplinari in merito al caso Vattani. In attesa di conoscere, speriamo in tempi rapidi, l'esito della decisione della commissione disciplinare della Farnesina, e dopo alcune indiscrezioni di stampa su un possibile esito indolore del caso, vogliamo sottolineare la doverosità di sanzioni estremamente severe e rigorose a carico di questo funzionario".

Corsini aggiunge: "Siamo di fronte ad un caso molto grave, cioè ad un comportamento riconducibile all'apologia di fascismo da parte di un alto funzionario dello Stato. Dunque, ci aspettiamo sanzioni esemplari a suo carico, a tutela dell'immagine di tutta la nostra diplomazia".

(16 gennaio 2012)


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