Rassegna Stampa

Di Fiò - Rock

Testata: DISSENSO

Data:15 gennaio 1981

Tipologia: Recensione

Locazione in archivio

Stato:Copia
Locazione: ASMA,RS2-0004,7

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Senza trionfalismi facili quanto inutili, ma con sincerità chi ha avuto la costanza di aspettare, senza lasciarsi andare ad inneggiare verso vette raggiunte prima del tempio; chi ha avuto fiducia in quanti con belle speranze, pochi mezzi ed un fardello di entusiasmo, salivano a poco a poco la china della maturità artistica, adesso può a ragione salutare il nuovo 45 giri di Michele di Fiò “Rock” come una conferma delle promesse precedenti e l’inizio di una svolta che nel segno della qualità, potrà portare la musica dei nostri autori a livelli realmente competitivi. Superato lo stadio (quanto necessario allora) della ballata, del canto di lotta da lanciare contro il veno; ottenuto un dosaggio apprezzabile fra i testi più ricercati, non scontati e musiche già godibili; curato il lato “commerciale” senza rinnegare la scelta alternativa compiuta ma ricercando i canali distributivi e propagandistici perseguibili, ecco un giovane come Michele di Fiò è riuscito a vincere tante piccole e significative battaglie e a confezionare questo disco, all’insegna del buon gusto e del rispetto per quanti vogliono accettare la sua proposta. Ai meriti artistici, musicali il 45 giri “Rock” aggiunge una copertina riuscita graficamente ed un buon risultato nell’arrangiamento, molto spigliato, che rende maggiormente apprezzabili i due brani. “Rock” è il motivo di provocazione, ai ragazzi piace il rock “quello duro, rivoluzionario” perché “si sono rotti le palle di promesse del sistema” e “non vogliono sapere se i poeti del Settanta non han più niente da dire. E’ il canto delle disillusioni, della guerra del perbenismo, che presenta un Di Fiò inedito, graffiante ed arrabbiato quanto basta per imporsi all’ascolto più distratto. Se “Rock” può giustamente essere visto e salutato come una novità densa di prospettive “Italia” è un brano che non merita di essere considerato una “facciata B”. E’ il di Fiò che già conoscevamo con “Cervello” e prima ancora con “Ad un passo dal cielo” , è la storia di un giovane come tanti che conosciamo, un nome che torna alla mente “un fratello che è morto” un una “piazza sepolta da mille bandiere”. Una ragione per continuare a lottare, senza “più lacrime per piangere” ma senza paura. Una ragione, anche per continuare a cantare, nel nome della vita e della speranza.


Gruppi citati

MICHELE DI FIO'

Discografie:

ROCK