Rassegna Stampa

Il nostro eroismo secondo Skoll

Testata: IL GIORNALE

Data:29 agosto 2015
Autore: Emanuele Ricucci
Tipologia: Recensione

Locazione in archivio

Stato:Originale
Locazione: ASMA,RS6-0002,3

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Tra le chiavi di lettura utili alla celebrazione del primo conflitto mondiale, quella indirizzata alla memoria delle gesta sarebbe, forse, la più efficace. Come un inno al sacrificio di molti figli d’Italia. Eppure la retorica monumentale, spesso, è un accessorio vintage. Serve qualcosa di più intimo e sentimentale, un canto, un’ode. Serve un bardo che metta in versi quello “sforzo enorme, la prova che più di ogni altra consacrò l’Italia ad essere una nazione”.
In questo primo centenario che ricorda la partecipazione della nostra gente alla Grande Guerra, c’è un cantore ed i suoi canti. Federico Goglio, per tutti Sköll, torna con un nuovo disco (info su Skoll.it) in uscita il 10 settembre: Marmofuoco. “Ho scritto questo disco nel tentativo di contribuire a dare un’immagine diversa della nostra guerra. In una nazione che fatica quasi perennemente a difendere la propria storia – racconta Sköll – difendo la nostra guerra raccontando di un’epoca di vero pionierismo, quando l’entusiasmo delle idee si mischiava alla speranza nel futuro.
Canto del futurismo e dei futuristi, delle giornate a ridosso dell’entrata in guerra (quelle che D’Annunzio definì “le giornate radiose”) quando socialisti interventisti, mazziniani, sindacalisti rivoluzionari, nazionalisti, d’annunziani si unirono nelle piazze e nelle vie in tumulto; di italiani che, nell’inferno delle trincee d’alta montagna, scoprirono finalmente il senso della nostra bandiera, dei nostri caduti”. Dopo il recente doppio tributo a Yukio Mishima e all’anima tradizionale del Giappone, il nuovo lavoro del cantautore milanese torna a celebrare attimi di vita e suggestioni su cui si plasmò l’identità di una comunità, di una patria.


Gruppi citati

SKOLL

Discografie:

MARMOFUOCO