Musica e/a volontà
Testata: DISSENSO
Data:15 aprile 1982Autore: Enzo Palmesano
Tipologia: Intervista
Locazione in archivio
Stato:CopiaLocazione: ASMA,RS2-0004,14
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Ho assistito al concerto che Michele di Fiò ha tenuto a Napoli e qualche momento prima di aprire bene le orecchie, ho scambiato quattro chiacchiere con chi, fra mille sacrifici, tiene alto il nome della musica cosiddetta alternativa. Niente paura! Non ho alcuna intenzione di mettermi a fare anche il musicologo: mi limito a raccogliere qualche dichiarazione e per il resto lascio sgombro il campo ai nostri geniali critici musicali.
- Il titolo del tuo ultimo LP è “Cavalcare la tigre” Non è certo molto originale! Ha un significato preciso averlo scelto?
- Certamente! “Cavalcare la tigre” è il titolo di una delle canzoni contenute nell’LP e come di dice nella stessa cavalcare la tigre è difficile occorre un impegno costante anima e corpo, senza scoraggiarsi mai. E’ un invito ai giovani che vogliono lottare a non lasciarsi prendere dallo sconforto “Cavalcare la tigre” in definitiva è una esortazione
- Tu torni alla ribalta con questo disco ma per gli altri gruppi di musica alternativa cosa è successo? Come mai non si sente più parlare di loro?
- Credo che da parte di questi amici sia mancata oltre che le possibilità economiche, soprattutto la volontà, la disperata volontà di perseverare fino in fondo, fino a realizzare qualcosa di concreto e di positivo, Non so che fine abbiamo fatto, certo c’è qualcuno che continua a suonare ma nessuno si è messo in contato con La Mosca Bianca, potremmo tramite il giornale dare notizia di quello che stanno facendo o hanno in mente di fare.
- Un giudizio flash. La musica alternativa, pur tra alti e bassi, umanamente inevitabili, gode di buona salute? Si può parlare di un fenomeno di musica alternativa?
- Intanto precisiamo una cosa, a mio avviso molto importante: la musica alternativa non esiste! Esiste una musica che pu essere uno degli aspetti di una alternativa intesa in senso globale e non settoriale, Se gode di buona salute la nostra musica? Io sono vivo e vegeto..
- Certo sei vivo e vegeto. Hai messo su un giornale.. hai fatto tante altre cose. Le potresti riassumere?
- Stampiamo un giornale che si occupa di musica, come tu dici, abbiamo realizzato un circuito radio attraverso il quale facciamo ascoltare la nostra voce a circa duecento emittenti private in ogni parte d’Italia. Oltre ai miei dischi stiamo lanciando qualche altro giovane di buona volontà. E’ già un buon risultato ma altero si dovrà fare, altro si potrà fare! Certo che se ci fosse qualche milione si potrebbe fare molto, molto di più..
- Per esempio..
- Si potrebbe fare un circuito televisivo, certo non a livello di quelle esistenti al principio ma poi… Inoltre si potrebbe tentare di scalare la Hit Parade e si sa che con una canzone un tipo di musica si potrebbe provocare dei comportamenti alternativi, lavorare in questo campo con intenti metapolitici..
- Parliamo un po’ del tuo rapporto con la politica. Ti ritieni un cantautore organico?
- No! Ho le mie idee ma la cosa più importante è pensare con la propria testa non bisogna mai portare il cervello all’ammasso neanche con persone che la pensano come te. E’ una questione di stile!
Noto che sei un solitario. Da solo in pochi anni sei riuscito a combinare qualcosa di buono, qual è la tua ricetta?
- La volontà, poi ancora la volontà. Con una spruzzata di speranza
- Su La Mosca Bianca si notano interviste a cantautori come Ron, Bertoli Ecc. Qual è il tuo rapporto con loro?
Di rispetto. Ma sia ben chiaro se sei qualcuno ti considerano ma non muoverebbero assolutamente una mano per aiutarti a diventarlo
- Quali progetti hai?
- Cercare di migliorare La Mosca Bianca e portarla in edicola. Tentare la carta dei circuiti normali di distribuzione per la nostra musica, oltre a quelli alternativi. Con un po’ di tempo..
- E con la volontà..
- Ovviamente..
Chiudo la mia chiacchierata con Michele che subito si dà da fare: elettricista, facchino, praticamente tutto. Ma soprattutto un ragazzo che in testa oltre alla musica, ha una disperata volontà di fare e tanto cervello. Una annotazione non musicologica ma di semplice gusto: la canzone più bella si intitola “Musica”.. Veramente bella!
ENZO PALMESANO