Verona verde-nera: l’ex skinhead Miglioranzi guida la campagna di Tosi
Testata: IL FATTO QUOTIDIANO
Data:4 maggio 2012Autore: Erminia della Frattina
Tipologia: Citazione
Locazione in archivio
Stato:Solo testoLocazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/Il Fatto quotidiano,Il Fatto Quotidiano-it 2012-01-23_2
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Intorno al sindaco uscente una fitta rete di rapporti politici e di affari con l'estrema destra scaligera. L'uomo che coordina la sua corsa elettorale canta nel gruppo Gesta Bellica, che inneggia a Priebke ed Hess. E pubblica su facebook video intitolati "Boia chi molla"
di Erminia della Frattina | 4 maggio 2012
Faccetta nera. Bandiere, gagliardetti, celle fotovoltaiche e un sistema di videocamere collegate ad allarmi sonori perfettamente funzionanti, tutto intorno a una recinzione con fili reticolati in perfetto stile bellico. È l’attrezzatissimo campo paramilitare in cui si sono imbattuti per caso due amici che passeggiavano sulle colline veronesi settimana scorsa. La notizia è passata inosservata, ma sono le stesse colline su cui si sono concentrate le indagini sulla destra eversiva partite dalle stragi di Piazza Fontana e della Loggia, un’ombra di nazifascismo che la padanissima Verona non si è mai scrollata di dosso. Da Piazza Bra a Salò sono pochi chilometri in linea d’aria. E infatti nessuno fa una piega in città se l’organizzatore della campagna elettorale dell’uscente sindaco Flavio Tosi, quello dei dissuasori nelle panchine, è Andrea Miglioranzi , già eletto nelle file della Fiamma Tricolore e con un passato nerissimo nel Fvs, il Fronte Veneto Skinhead (“fascista è per me un termine molto caro”).
Il frontman della campagna di Tosi, dai sondaggi dato vincente già domenica al primo turno, è anche il cantante dei Gesta Bellica, band di estrema destra che nel repertorio musicale vanta testi antisemiti, richiami alla razza pura e canzoni dedicate a Erich Priebke e Rudolf Hess. Una delle canzoni di punta, Feccia rossa, pianifica: “feccia rossa/nemica della civiltà/bestia senza umanità /la celtica croce vincerà” mentre 8 settembre 43 fa così: “una data senza perché/è giunta l’ora della viltà/un altro marchio di infamità/ma io sono camicia nera/nel mio cuore una fede sincera”. Miglioranzi, insediato da Tosi ai vertici dell’Istituto di storia della Resistenza, scelta che ha scatenato talmente tante proteste da costringerlo alle dimissioni, è stato anche condannato nel 1996 a tre mesi di carcere per istigazione all’odio razziale.
Roba del passato, ragazzate da adolescenti? No. Basta andare nella pagina Facebook di Miglioranzi e, sotto la foto di Tosi che stringe la mano a Maroni, accorso ieri sera in città assieme a Salvini per la chiusura della campagna elettorale, c’è un video che si intitola “Croci celtiche, boia chi molla”. Il video racconta la sfilata dei sostenitori della Fiamma tricolore a Roma contro il governo Monti, una manciata di giorni fa. Di sottofondo la canzoncina: dammi una Guinness nera nera nera come noi. Quando Bossi, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa, accusava Tosi di aver riempito la Lega di fascisti voleva pur dire qualcosa.
Nella padana e democristiana repubblica di Verona, dove il vescovo Zenti ha dichiarato pubblicamente il suo appoggio a Tosi e “a un leghismo di buonsenso”, la vocazione identitaria e xenofoba del Carroccio trova un sponda forte nella nuova destra antimondialista (un tempo si chiamavano nazimaoisti) del sito Italia sociale e del neo partito Progetto nazionale-Ritornare avanti fondato da Miglioranzi stesso (“è un’associazione culturale” ci dice) con annesso candidato –Massimo Piubello già presidente della commissione cultura – all’interno della lista civica di Tosi.
Tra il sindaco leghista e l’estrema destra però c’è anche un forte risvolto affaristico-commerciale. Il capogruppo del consiglio comunale uscente Miglioranzi è stato presidente della Veneto Exibition ora in liquidazione, azienda controllata per il 70% da Veronafiere e il 30% dalla finanziaria regionale Veneto Sviluppo. Miglioranzi, già cavaliere di Gerusalemme e del Santo sepolcro, ha da poco ricevuto l’onoreficenza a Cavaliere dell’ordine dell’aquila d’oro (la simbologia di destra ha sempre filato con draghi, castelli e cavalieri: il ritrovo del Fvs si chiama Ritorno a Camelot) dai Corpi sanitari internazionali, una sorta di associazione di volontariato con struttura organizzativa paramilitare; la sede del comando Prima divisione Nord Italia è stata inaugurata da Tosi un anno fa con tanto di taglio del nastro. Lo stemma dell’associazione è un gagliardetto con aquila, ali rigide e spiegate, che ricorda quello della Wermacht hitleriana con bandiera bianca rossa e nera nel petto, vedere sito internet per credere.
La stessa aquila campeggia nel gagliardetto, pardon, nel simbolo della Sicurint, società nata nel 2006 di cui Miglioranzi è uno dei soci principali. L’azienda, che vive di appalti pubblici ed è il principale sponsor dell’Hellas Verona, squadra a cui Tosi è tanto legato (per un periodo la società ha ottenuto l’appalto della sicurezza dello stadio Bentegodi, poi revocato) ha fatturato 150 milioni nel 2011. “Una progressione incredibile per un’azienda che ha solo sei anni di vita” dice Mario Spezia, imprenditore candidato in una lista ambientalista. Il presidente di Sicurint è Michele Lodidel Movimento sociale Fiamma tricolore, cavaliere dell’Ordine di Malta vicino a Tosi nella foto dell’inaugurazione dei Corpi sanitari. Il cavalier Lodi è entrato nel 2010 nel cda della società Agsm distribuzione (luce e gas) controllata dal Comune, altra società sponsor dell’Hellas, per poi uscirne.
Se Tosi dovesse andare al ballottaggio tra le liste che lo appoggeranno ce ne sono due, Forza Nuova e Identità scaligera, che ora sostengono come candidato sindaco Luca Castellini, un passato nella destra estrema. Il programma presentato da Castellini è apparentemente anti Tosi, ma con forti accenti xenofobi e contro l’immigrazione . Promette più sicurezza, controlli nelle scuole e per le strade, assegni familiari e lavoro solo agli italiani e, tocco di classe, propone una valuta locale che affianchi l’euro: Mcv, Moneta complementare veronese. Quanto vale?