Torna Sköll, con un album su D’Annunzio “oltre gli stereotipi”
Testata: IL PRIMATO NAZIONALE (WEB)
Data:7 marzo 2018Autore: Pierluigi Arcidiacono
Tipologia: Recensione
Locazione in archivio
Stato:Solo testoLocazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/Il Primato Nazionale,Il Primato Nazionale 2018-03-07
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Milano, 7 mar – Il vecchio lupo Sköll (Federico Goglio), Principe del “Rock Identitario” e del “Rock Italiano”, torna con un nuovo album (il 14°, tra Cd, Mini Cd e raccolte). In questi nuovi brani (scritti e arrangiati da lui) si racconta il Vate Gabriele D’Annunzio. Non quello più conosciuto (l’Artista), facilmente frequentabile da tutti, ma quello specialmente d’azione, eroico, italiano, “guerresco”. Brani scritti durante l’estate 2017, un lavoro faticoso, difficile: «L’approccio non è stato facile, non era scontato trovare la “chiave di accesso” a un D’Annunzio meno stereotipato e ovvio di quello a cui ci hanno abituato. D’altra parte era inevitabile: è stato un uomo complesso, ricco di profondità».
Questo è l’anno del Centenario della vittoria dell’Italia nella “Grande Guerra”, la Prima Guerra Mondiale e per Sköll è una ricorrenza importante: «Non è un caso», afferma, «che nessuno ne stia parlando…». Quest’anno, infatti, con la ricorrenza di una vittoria militare, sarà più difficile far passare il giochetto del festeggiare le Forze Armate in un clima pacifista. Bisognerà ricordare che il 4 novembre è la festa della Vittoria: «Per questo motivo siamo usciti con questo album proprio quest’anno». Alla prima Guerra Mondiale Federico Goglio aveva già dedicato un album in occasione del Centenario dell’inizio del conflitto per l’Italia (1915): Marmofuoco.
Il primo album di Sköll è del 2001; lui suona dal 1999, quando aveva meno di vent’anni. Nella sua famiglia nessuno ha mai fatto politica, ma il nonno, Mario Goglio era un reduce di El Alamein, Caporale Maggiore di Artiglieria della Divisione Pavia: ebbe un encomio per la battaglia della Marmarica, rimase mutilato e nel dopoguerra ricevette una Croce al Merito di Guerra. Il Bisnonno aveva combattuto, invece, proprio nella Prima Guerra Mondiale. L’impegno di Federico Goglio è serio: «Io vorrei che il mio lavoro appartenesse a tutti. Ci sono persone che mi scrivono che, pur non approvando le mie idee, ascoltano e seguono la mia musica».
A guardarlo negli occhi, da vicino, nella penombra delle luci soffuse della sala, Sköll sembra davvero un lupo, almeno uno po’. Questo accostamento gli piace, anche se la scelta del suo simbolo è il cervo: «Sono legato alle radici indoeuropee»…Sköll (o Skoll) è un lupo della Mitologia nordica e scandinava. In differenti mitologie indoeuropee il cervo è lo spirito divinizzato. Nella serata di presentazione-concerto (2 marzo) del nuovo album D’ANNUNZIO, Federico Goglio ha presentato tutti i brani del disco, e, poi, ha concesso alcune canzoni di precedenti lavori.