“Tramonti Somali” – La canzone dedicata al Generale Graziani
Testata: ITALIA COLONIALE
Data:28 maggio 2018Autore: Alberto Alpozzi
Tipologia: Specifico
Locazione in archivio
Stato:Solo testoLocazione: ACL-AS-ADRS,Web/L'Italia Coloniale,L'Italia_Coloniale_2018-05-28
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Dallo spartito musicale edito nel 1936 dalle Edizioni Musicali Vùlture
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Ai Maestri di Banda di tutta Italia
Eccovi l’ultima produzione delle nostre Edzioni: “Tramonti Somali”: Canzone Militare dedicata a S.E. il Generale Rodoldo Graziani: novello Scipione, che, sotto l’arco nemico del cielo Etiopico, stampa, Condottiero del Duca, orme immortali.
Intonata – sull’esempio delle Bande consorelle, dalle Alpi all’Equatore, dove già è prevenuta, omaggio a Rodolfo Graziani, anche dalla Vostra Banda, essa dirà che, mentre le forze Armate d’Italia spiegano al vento africano, sempre più oltre, le bandiere di Roma baciate dal sole della Vittoria, tutta la penisola, in piedi, pronta a rintuzzare, a un cenno del Capo, ogni sfida ed a respingere ogni sopruso, acclama, protesa in atto d’infinito amore, ai suoi eroici figli e li abbraccia, in un palpito solo di riconoscenza e di fede.
MEMENTO a tutti i Compositori d’Italia
Mentre l’Italia è stretta dall’iniquo assedio sanzionista delle Nazioni satolle e immemori dei benefici ricevuti, le Edizioni “Vùlture”, si propongono di dare all’Italia musica Italiana, rendono il giusto omaggio alle produzioni dei nostri Compositori, i quali hanno oggi raggiunto un’eccellenza che li rende certamente non inferiori ai più celebrati Maestri d’oltr’alpe e d’oltre-mare.
La via è ardua e faticosa, a quella guisa che sempre è seminato di spine il cammino degli apostoli e dei precursori, ma non ci mancherà la lena se ci soccorrerà la fattiva e concreta simpatia dei camerati d’Italia votati alla divina arte dei suoni. Salve
Vùlture “Con fegato buono a mala guerra”
TRAMONTI SOMALI – Canzone Militare, Al Generale Graziani vendicatore di Bottego questa canzone è dedicata
Parole di Gino De’ Vialberti – Musica di A. Casieri, Vùlture
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Posano stanchi i soldati
tornando dalla battaglia:
stanno trofei conquistati
nei pressi della boscaglia.
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Scendono fiumi possenti
dagli altipiani cruenti:
popoli servi, ormai spenti,
tendon le braccia redenti.
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Avanti giovane Italia!
Tuona, fiammeggia, sbaraglia!
marciate fieri, soldati,
per la potenza dei nati!
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Avara gente, ti acqueta:
riprendi il sonno profondo:
noi marciam fissi alla meta,
sfidiamo l’ira del mondo.