Esperienze musicali: Janus
Testata: CIVILTA' IDEALE
Data: ottobre 1978Tipologia: Specifico
Locazione in archivio
Stato:CopiaLocazione: ASMA,RS2-0004,51
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Uno dei fenomeni che hanno caratterizzato la ripresa giovanile del nostro ambiente è stato quello della ricerca musicale alternativa: sono ormai decine i gruppi e i cantautori che, in varie parti d’Italia, hanno creato una nuova dimensione musicale anti sistema. Uno dei complessi più famosi e interessanti è quello romano degli Janus. Sono stati il primo gruppo di destra ad incidere un 45 giri, l’ormai celebre "Tempo di Vittoria" uscito nel Dicembre ’76. Grandissimo è stato il successo da loro riportato nelle due edizioni di Campo Hobbit, quel grande appuntamento che ogni anno raduna la gioventù rivoluzionaria italiana. Il loro dischi hanno riportato notevole successo anche fra i camerati di diverse nazioni europee, proprio per il loro porsi in una visione musicale facilmente apprezzabile all’estero come in Italia. Difatti la loro produzione più che sui testi punta sull’elemento musicale inteso come espressione sonora di tematica nazional rivoluzionaria. I testi delle loro canzoni scarni ma efficaci, hanno più volte delineato una chiara condanna dello spirito di Yalta che impone alla nazione europea il colonialismo russo e yankee: ricordiamo i brani come "L’Europa delle Aquile" e "Dresda" in cui si ricorda il massacro compiuto dagli aerei U.S.A. nella città tedesca durante l’ultimo conflitto. La scelta del nome e del simbolo del gruppo, la testa bifronte di Giano, non è causale, infatti il dio romano era colui che contemporaneamente guardava al passato e al presente: un passato rappresentato per gli Janus dai valori immortali in cui credono e un presente rappresentato dall’uso di un linguaggio musicale moderno. Gli Janus, nelle prime due incisioni, erano formati da batterista, chitarrista e bassista: una formazione quindi ridotta all’osso proprio per caratterizzare una musica dura ed efficace nella sua semplicità. Adesso dopo varie vicissitudini che hanno più volte portato a temporanei scioglimenti, hanno aggiunto al loro organico flauti e tastiere per realizzare un discorso musicale a più ampio respiro, toccando episodi musicali d’origine celtica e medievale, riproposti in chiave rock. E’ prevista per metà novembre l’uscita del loro primo L:P: che dovrebbe rappresentare un avvenimento eccezionale nel panorama della musica alternativa. Oltre al loro primo 45 giri Tempo di Vittoria oramai esaurito, ricordiamo il loro secondo lavoro un Mini LP intitolato semplicemente JANUS e contenente 5 brani, fra cui "Dresda" e "Canzone per un prigioniero politico", il cui testo è stato preso da una lirica di Robert Brasillach. Attendiamo quindi l’uscita del loro LP di cui abbiamo potuto ascoltare dei brani in occasione del loro concerto a Campo Hobbit 2: i bellissimi "Al Maestrale" e "King of the Faires" o "Manifestazione non autorizzata". Speriamo anche di poterli vedere presto in concerto dal vivo; difatti per l’impossibilità di trasportare l’attrezzatura e per la carenza di adeguate amplificazioni, è sempre molto difficile per gli JANUS realizzare un concerto