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Sotto Fascia Semplice - "Perseo" Una modesta presentazione

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SOTTO FASCIA SEMPLICE - "PERSEO"
Una modesta presentazione
Il Venerdì di Repubblica, nel numero del 4 giugno 1999, lo ha definito "tecno-metal", ma non sappiamo davvero se mantenerci sulla stessa linea. Certamente si tratta di uno stile che, con un recente intervento moderatamente tecnologico, e pur derivato dal suonaccio più metallaro, a volte sfiora fastidiosamente la pop, ma la base è sempre il punk-rock, anche quando si nasconde sotto le melodie, i cori, la tecno. Una cosa è certa, alla Rupe Tarpea siamo molto contenti di aver scommesso su questa band romana, che ci aveva già sorpreso e meravigliato l'anno scorso con il primo cd "Gambadilegno". Ma "Gambadilegno" era a volte ruvido, incostante, odioso, claustrofobico, solitario, veramente acido in certi pezzi e altre volte semplicemente volgare: in breve, il ritorno del tecno-teppista azzoppato e incazzato. "Perseo" invece è una maturazione, un viaggio catartico nel dopo-scontro, nella delusione, nel ricordo, insomma nel buio. Un passaggio e una promessa. Ma poi alla fine, la somma di tutte le somme tirate nel disco riporta come al solito alla speranza. Alla liberazione. Sempre, al Mito. La giovane band romana - il "SFS-Gruppo Speciale" - sempre incardinata attorno al suo basso-motore, Katanga, ha leggermente modificato la sua immagine, ha cambiato volto e, in parte, musicisti: parte una chitarra e si aggiunge il sintetizzatore. E subito l'atmosfera si allarga nello spazio, si fa meno militante e più rarefatta. Lo scontro si trasforma in pressione. Il rancore rumoroso e sferragliante di Gambadilegno lascia spazio ad uno strumento più tagliente e più definitivo: la spada del Perseo. Il "metro d'acciaio", come la definisce SFS. Un elemento certamente si rafforza più degli altri: la voce, il testo, il recitato, e l'espressione della personalità del protagonista di questo esperimento. A nostro avviso SFS ha superato con successo la prima soglia della difficile alchimia che intendeva inizialmente realizzare: i testi italiani, la poesia della nostra lingua, volevano essere uniti ad una durezza, ad una ribellione che vuole rinunciare al tipico schema italiano del sotto-passionale "volemose bene", o altrimenti del masaniellesco e pezzente "arivortamose tutti". Un italiano che al contrario vuole essere severo, romano, che è fatto di ricerca della purezza, della solarità, dei temi enormi ed assoluti. Un'avanguardia non limitata all'aspetto musicale, ma che al contrario deve svilupparsi nella parola scritta, recitata, cantata, lanciata. Per questo in fondo l'aspetto "tecno-punk" non è forse nemmeno il più caratterizzante del gruppo. Infatti per Sotto Fascia Semplice lo sguardo alla tecnologia è collegato in modo stretto alla crescita del lato letterario. Quindi l'innovazione "tecno" andrà per forza più lentamente di quanto succede "al di fuori del perimetro". L'importante insomma, e' che i due aspetti marcino assieme. E di marciare si tratta: il cd si compone di dieci pezzi, tra i quali spicca la title-track "Perseo", vero e proprio episodio sanguinario, stancante, di violenta e rituale sofferenza, con una base alla Carpenter che sembra la colonna sonora di se stessa. E dall'inizio alla fine il cd e' zeppo di promesse e di ripensamenti, sia nei testi che nella musica. "Ventimiglia" sembra musica dance, come anche "Le Streghe", un grido liberatorio che vorrebbe forse riecheggiare d'estate nella nota omonima discoteca di Porto Ercole. "Rapida e precisa" sarebbe una canzone d'amore? Oppure l'ennesima auto-condanna senza appello, come anche "SFS-Gruppo Fantasma": tutte da scontare. E da ascoltare, perché di una cosa siamo certi: "Perseo" dei Sotto Fascia Semplice è il risultato di una produzione veramente "originale", nel senso esatto della parola. Si differenzia. Non per forza piacerà. Ma si è già fatto notare. Per questo lo abbiamo prodotto. E aspettiamo la terza puntata.

Gruppi citati

SOTTO FASCIA SEMPLICE

Discografie:

PERSEO