Interviste: Ile de France
Testata: NON CONFORME
Data: Prim-Est 1999Autore: Redazione Non conforme
Tipologia: Intervista
Locazione in archivio
Stato:Rivista completaLocazione: ACL-AS,RI02B-NON CONFORME,09
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Ile de France
1.Ascoltando "Sur Les Terres du RIF" sembra proprio che la scena francese sia molto più vitale rispetto a qualche
anno fa.
Si, la scena musicale nazionalista è cambiata molto negli ultimi 4 anni. La prima esperienza di ciò che oggi è chiamato "RIF" è
stato il CD "Vae Victis" del 1995. Questa incisione era piuttosto differente dalla musica skinhead: distorsioni non troppo
esasperate, varietà di stili, conpresenza di voci maschili e femminili, testi poetici, il desiderio di raggiungere nuove fasce di
pubblico. Dopo questo CD il gruppo si divise in due: una parte tenne la denominazione VAE VICTIS l'altra parte
formò ILE DE FRANCE all'inizio del 1996, scegliendo uno stile musicale più energico e testi più politici. Nello stesso
periodo uscì il primo CD dei FRACTION HEXAGONE che introdusse la musica metal nella lotta NR. Le tre band suonarono
insieme nel settembre 1996. Negli anni successivi sono apparsi IN MEMORIAM, ELENDIL, BASIC CELTOS, BRIXIA,
KAISERBOUND ed è ritornato sulla scena JACK MARCHAL. Il pubblico del RIF è più vasto di quello del RAC anche se,
naturalmente, radio, televisioni e la scena rock "normale" ci sono precluse.
2. Credete ci siano delle possibilità per aumentare la vostra influenza oltre i confini del movimento?
Si è possibile. Ma occorre molto lavoro e dobbiamo essere pazienti. Abbiamo appena creato assieme ai FRACTION e ad
altre band una associazione denominata "Bleu, Blanc, Rock" (BBR) con lo scopo di diffondere il RIF al di fuori del movimento.
Abbiamo appena prodotto una compilazione su cassetta ad un prezzo irrisorio. E' uno strumento che rende facile ai
militanti il compito di diffondere la nostra musica (ad oggi già 3000 copie!)
3. Venendo alla situazione politica, in questo momento in Francia, non pare delle migliori. Che ruolo può avere la
musica nel movimento nazionalista francese?
La musica può avere un ruolo positivo in questo grave problema. Le diverse band sono unite e questo fatto è occasione di unità
anche per il pubblico.
4. ILE DE FRANCE è composto da due persone. Come fate per i concerti?
Dunque dobbiamo saltare più in alto e correre più veloce! Abbiamo fatto il nostro quattordicesimo concerto questo 21 giugno
e non abbiamo mai incontrato nessuna vera difficoltà. Insistiamo sul messaggio. Il pubblico lo ascolta, gli piace e balla. Dal vivo
la nostra musica è un po' più grezza, meno melodiosa.
5. Avete molte difficoltà nell'organizzare concerti?
Si, certamente. L'esempio migliore è la cancellazione di un festival RIF in Parigi nel maggio’98. Il potere sa cosa
vuole: costringerci a rimanere un movimento piccolo e "non ufficiale". Ma noi siamo persistenti!
6. Da cosa traete ispirazione?
Soprattutto dalla realtà quotidiana. Cerchiamo di spiegare i mali della società moderna, la corruzione politica, le bugie
dei media, il disagio sociale. Ci piace anche ricordare le nostre origini: la classe operaia e contadina francese.
7. Cos'è la musica per voi?
Essenzialmente un mezzo per esprimere sentimenti e convinzioni.
Grazie per l'intervista e Salut à tous les camarades italiens!