Rassegna Stampa

Leo Valeriano cavernicolo del duemila

Testata: IL TELEGRAFO

Data:8 luglio 1971

Tipologia: Specifico

Locazione in archivio

Stato:Copia
Locazione: ASMA,RS2-0002,27

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Personaggi del Cabaret

Leo Veleriano
Cavernicolo del 2000

Leo Valeriano a Tirrenia non ha scomodato molti reporters. E' passato via sotto il sole d'agosto con l'ondata canterina dei bambini di «Girotondissimo ». Mimetizzato in quell'allegra brigata canterina, quasi nessuno ha saputo mettere a fuoco il suo personaggio. Per chi l'ha riconosciuto tanta meraviglia e nessun autografo.
L'abbiamo ricordato sulle scene dei « Bagaglino » nella stagione « boom » del cabaret romano. Allora satira e rigatoni andavano a braccetto e costituivano ancora un programma eccitante per il pubblico più disincantato della capitale. In quella cornice, a Leo - ultimo menestrello idealista - toccava raccontare ogni sera con il suo tratto incisivo e accorato le sue favole vere della nostra pace inquieta. Un personaggio legato per molto tempo a quel flash scattato sul muro di Berlino, quando aveva gridato la sua triste ballata ad una fredda giornata di vento'
L'immagine aveva fatto il giro delle agenzie di stampa ed era destinata a non esaurirsi in una didascalia di rotocalco.
Dagli anni '60 ad oggi, Leo Valeriano ha portato il suo entusiasmo in giro per l'Italia per rappresentare un modo nuovo di intendere la canzone " impegnata " L'altr'anno, alla radio, Leo ha portato avanti con Pino Caruso e Oreste Lionello, i due popolari attori comici, una serie di trasmissioni dedicate alle « caves » della satira: "I Cavernicoli".
Marcello Marchesi, in cerca di volti nuovi per lo spettacolo televisivo, gli ha dato, a sua volta, carta bianca per i « Tiribitanti ». Per questa trasmissione TV-trampolino Leo ha scritto una delle canzoni più belle del suo repertorio: « Se dai retto alla gente ».
A Tirrenia, interprete di uno show costruito di sketches e filastrocche, lo abbiamo interrogato.
"Perché Leo proprio qui, a "Girotondissimo"?".
"E' un modo per intrappolare i genitori » - dice con aria semplice - « nel duplice impegno di restituire il sorriso ai bambini e di far pen- sare, per un attimo, i genitori ".
"E dopo questo mini-Cantagiro?"
"Qualcosa di molto grosso, all'estero. Ma preferisco non parlarne. Per scaramanzia".
"Con la TV, capitolo chiuso?".
"Niente affatto, si è parlato anzi di uno show fatto su misura".
Alle canzoni del suo ultimo 33 giri, orchestrato da Amedeo Tommasi, Veleriono ha aggiunto nel repertorio nuovi pezzi, al solito testo e musica suoi, tra i quali « Padre Nostro ». Una sconcertante preghiera dove si chiede a Dio di restituirci la inquietudine che, sola, può indicarci la dimensione di uomini.
Leo riparte tra uno stuolo di piccoli amici per continuare il sito mini-Cantegiro, per raccontare storie fantastiche ai bambini e favole vere ai grandi.


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