Un controfestival pop per i giovani di destra
Testata: IL TEMPO
Data:15 giugno 1977Autore: Enrico Marra
Tipologia: Feste e campi
Locazione in archivio
Stato:RecuperatoLocazione: ACL-AS,MS2-EV-1977-06-11/12 MONTESARCHIO (BN),30
Torna alla Rassegna Stampa
Battezzato “Campo Hobbit I” ha riunito un migliaio di persone da tutta Italia. Due giorni di concerti e di dibattiti
Adesso anche la destra ha il suo festival pop. Una ventina di complessi e più di mille giovani venuti da ogni parte d’Italia hanno preso parte alla due giorni culturale-musicale organizzata allo stadio di Montesarchio, un centro agricolo di dodicimila abitanti alle porte di Benevento. Il controfestival è stato battezzato “Campo Hobbit I” dal nome del personaggio del romanziere inglese Tolkien. Forse non a caso visto che Tolkien narra di un popolo alla ricerca in un mondo popolato da orchi, della sua età dell’oro, sepolta nel passato.
“La finalità del campo " ci ha detto Pasquale Viespoli, uno degli organizzatori- era quella di uscire da un certo culto della nostalgia e da un certo ritualismo per dare una risposta a tutti i problemi del mondo giovanile finora monopolizzato dalle forze della sinistra. Abbiamo dimostrato che si può fare musica e vivere insieme senza degradarsi nel collettivismo e nel materialismo" "Una idea senza dubbio nuova per i giovani ... aggiunge Generoso Simeone, direttore del Centro Studi "L’Alternativa" che si è reso promotore dell’iniziativa " che debbono liberarsi da certi condizionamenti. Abbiamo comunque solo cominciato un discorso che bisognerà portare avanti nei prossimi mesi" Per due giorni nello stadio comunale si sono alternati esibizioni di complessi musicali e dibattiti. Sono stati tra l’altro approfonditi i temi della condizione giovanile, del ruolo della donna ed il problema occupazionale. Non è mancata una analisi della nuova contestazione che si è sviluppata nelle università per giungere ad una condanna di coloro che ricorrono alla violenza. Ha dominato comunque l’idea che se non si ripudia il marxismo non è possibile porsi in termini di alternativa.. Anche il discorso riguardante coloro che militano in raggruppamenti di sinistra è stato posto ai partecipanti al campo con tono pacato, nella convinzione di poter giungere più ad un recupero che ad uno scontro frontale. Protagonisti della parte musicale sono stati, tra gli altri, i complessi "Gli amici del vento" di Milano, "Il vento del Sud" di Napoli, il gruppo del "Canto popolare del Sannio" di Frasso Telesino, la "Compagnia dell’anello" di Padova e i "Janum" di Roma. Un repertorio musicale fatto di ballate e canzoni di protesta aventi come tema il dissenso nei paesi comunisti e alcuni mali della nostra società quali l’alienazione e il conformismo.
Non poteva mancare una trattazione in chiave ironica, dei tanti problemi che angustiano la città di Napoli, nonostante nel capoluogo partenopeo operi da qualche tempo una giunta di sinistra. Una satira realizzata dal Gruppo di alternativa studentesca. La manifestazione non ha mancato di suscitare vivaci proteste da parte dei partiti di sinistra che hanno etichettato il festival come "raduno fascista" Questa volta però i comunisti e socialisti nelle manifestazioni antifasciste che sono state organizzate hanno avuto l’avvallo solo della triplice sindacale. Le restanti forze politiche hanno preferito dissociarsi. Anche il sindaco di Montesarchio, il democristiano D’Apice, ha resistito alle sollecitazioni dirette a far revocare agli organizzatori dell’Hobbit I, l’uso del campo sportivo comunale.
ENRICO MARRA