Rassegna Stampa

"Il fascino della stupidità" messo in berlina al cabaret

Testata: SECOLO D'ITALIA

Data: 1974

Tipologia: Specifico

Locazione in archivio

Stato:Copia
Locazione: ASMA,RS2-0002,35

Torna alla Rassegna Stampa
"Il fascino della stupidità"
messo in berlina dal cabaret

Girandola di situazioni satiriche nel nuovo copione di Zanfagna e Di Bianco realizzato alla Porta Infame da Leo Valeriano, Emy Eco e Tuilio Del Matto
"Cabaret" trionfante a tutti livelli ed in ogni città. il pubblico. e per esso la parte più qualificata e sofisticata. sta scomparendo ora questo teatro di «élite»: lo segue, lo ammira, si entusiasma. Non possiamo dargli torto perché, il teatro cabarettistico si offre esclusivamente a gente qualificata e intelligente che aborre la superficialità e la volgarità. Quanti collaborano ai testi sono autori dalla sensibilità esasperata, dalla cultura soda, dall'esperienza più qualificata maturata nell'ambito giornalistico. teatrale o radiofonico. Il « cabaret » è l'anti-Cafè chantant, naturale espressione della belle époque: vivo, moderno. attuale, sintetico ma completamente espressivo.
La Porta Infame » sfavillante di luci, accogliente, confortevole (venti milioni spesi per renderlo attuale nella sua stilizzata eleganza) è il primo e più splendido esempio di come si possa fare del teatro minore con gusto ed intelligenza, a disdoro dei cinematografari e delle sceneggiate televisive prive di estro, senza un pizzico di spregiudicatezza ignorando che la satira di costume è il pimento necessario per rendere interessante un qualsiasi prodotto teatrale. La Porta Infame in materia può dare lezioni a tutti I cabaret d'Italia, dal Pouff al « Bagagliilo », al « Porcospino e per il valore della prooduzione e per il successo incontrate presso il pubblico, e per la -.qualità recitativa. mimica e canterina degli interpreti succedersi sulla pedana circolare dell'accogliente ritrovo di piazza Santa Maria degli Angeli, a conè del Politeama.
Due nostri esperti e valorosi colleghi grandi firme del giornalismo italiano e nelle specifiche rubbriche teatrali come nella letteratura di costume abbiamo nominato Geppino Di Bianco e Marcello Zanfagna, hanno voluto correre di nuovo l'avventura del teatro cimentandosi con pieno diritto e con ampio merito nella produziojne cabarettistica.
Zanfagna ha al proprio attivo autentici gioielli in materia di canzoni che vanno con pieno merito, per il mondo: Di Bianco è il re dei festival, nel senso che non c'è manifestazione canora a livello nazionale o internazionale che egli non chiosi, critichi, esalti con l'esperienza o col buongusto a lui congegnali. I due sull'onda esauriti con "Sesso chi legge". "Fess appeal" di Di Bianco e Zanfagna è una miniera aurea di battute, di trovate, di idee spinto al passorismo, senza scendere mai nel volgare, un collage arguto e punzecchiante che ha tenuto avvinto dalle ventidue all'una di notte una sala piena di belle ed eleganti signore, di attori, di personaggi della migliore haute napoletana.
Gloria Christian, Rossella Como, ……………………………, Peppino San Gennaro, declassato a Santo di quarta classe nell'agiografia ufficiale di Santa Romana Chiesa.
Sotto l'implacabile mannaia linguistica del caro Di Bianco sono passati politici in cattedra, personaggi di prima pagina dell'Italia corrente e corrotta, attori, scrittori, imbroglioni vari che si atteggiano a salvatori della patria con la "P" maiuscola.
Lo spettacolo ha avuto inizio ………………………………………… applaudita l'anno con Walter Chiari, la quale ha fatto il verso alla Mondaini nelle vesti di Cutelina innestando battute e Pause calcolate di immediate successo. Prendere in giro il cinema Pornografico che nasce sotto il segno del... maiale è trovata di sicuro effetto. Ecco gli studenti che invocano improbabili riforme in chiave politica. E' sempre. l'affascinante Eco, la quale rifà il verso a due suore modernissime, tirando in ballo la pubblicità delle... massaggiatrici che chiedono clienti occasionali attraverso le colonne del «Messaggero» (A.A.A.).
Leo Valeriano, un professionista di grosso calibro. diseur, ballerino, imitatore, attore completo, ha richiamato con nostalgica precisione il ricordo del Petrolini di « Gastone che ha la riga al pantalone » e poi Rumor e Fellini (la battuta su Sullo è da eliminare).
Spassoso l'acquario sulle acque minerali con relative lucertole che non ti aspetti. Un cenna, a parte, per la macchietta vivificata dalla Eco. nelle vesti'di una viaggiatrice bolognese, che chiosa fatti e figure del giorno agli ascoltatori occasionali compagni di viaggio. i due tempi sono articolati su questi 'temi a sfondo zodiacale. Primo tempo: Le dodici costellazioni; Musica gemelli; Strofa e dialogo gemelli; Noi siamo le colonne: Dialogo, pesci e canzone; San Gennaro; Canzone vergine; dialogo vergine: Maddalena; Mimì' metallurgico; Dialogo sagittario, strofa sagittario; I ragazzi della via Pal Strofa toro, dialogo toro; Scettico ………………… Strofa bilancia, Dialogo bilancia;La tedesca; finale primo tempo. Secondo tempo Musica acquario; strofa acquario; Dialogo acquario; chiare acque: la ballatà della viltà; Strofa cancro; dialogo cancro; Il treno; dialogo capricorno; Canzone capricorno; Il tempo; Strofa ariete; Dialogo Ariete; Barbara bouclè; Ma tu non c'eri; Dialogo scorpione; Il cappelliere_; Strofa Leone; Dialogo Leone; Le sorelle materassi.
Successo scontato in partenza con applausi finali ai tre magnifici interpreti ed agli autori. A volere raccogliere le richieste di bis avremmo fatto l'alba. Le belle ed originali musiche sono di Leo Valeriano, artista completo. Al piano il sensibilissimo Vittorio Musella.
[…]


Gruppi citati

LEO VALERIANO