Venti di destra
Testata: MUSICA & DISCHI
Data: giugno 1993Autore: Fabio Schiavo
Tipologia: Recensione
Locazione in archivio
Stato:CopiaLocazione: ASMA,RS2-0006,32
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La canzone politica è stata considerata per lungo tempo un patrimonio ad esclusivo appannaggio della sinistra. Nasce infatti nei turbolenti anni '70 anche se con una produzione inferiore come quantità a quella degli "avversari" un nuovo modo di esprimersi attraverso la musica, militante rigoroso, che riproduce in versi le tensioni, i desideri, le aspirazioni e il credo politico di chi aveva scelto di stare sull'altra sponda. Un fenomeno che non è mai stato studiato a fondo né analizzato perché non considerato degno di peso. Invece nonostante l'ostracismo di ieri, diventa oggi interessante svoprire chi fossero quei pochi autori di cui rimangono scarse e quasi introvabili le testimonianze sonore. Un assaggio di quello che era il suono di destra lo dà un coganetto che raccoglie il meglio degli Amici del Vento, uno dei più interessanti gruppi milanesi di alora. Prodotto dalla Alpha Record, Amici del Vento, Le canzoni "contro" degli anni 70 offre un ampio ventaglio degli ideali dei militanti del tricolore. Il genere degli Amici del Vento, si distingue nettamente da quello di autori come Leo Valeriano, cabarettista del Bagaglino di Roma, primo cantautore di destra, o Michele di Fiò come pure da quello di gruppi quali gli ZPM o la Compagnia dell'Anello, formazioni che veleggiavano a metà strada tra rock e contaminazioni sonore diverse. Quindi mentre da un lato la musica dei milanesi Amici del Vento (di cui sta per uscire il nuovo disco sempre per la Alpha Record) era semplice ed orecchiabile, cosa comune a tutti i musicisti in quegli anni, l'accento veniva posto sui testi che potevano essere decisamente antisocialisti e di denuncia al malcostume delle mazzette come in Forchette Nazionali (che ascoltata oggi sembra essere di terribile attualità) oppure di amore come Girotondo, o addirittura di analisi della canzone politica e dei diversi suoi valori come Canto di Galera (San Vittore pre finire con una presa in giro in Trama Nera di tutti i giornalisti e giornali che allora si definivano democratici) un documento importante e curioso su un movimento musicale troppo presto riposto nel dimenticatoio
FABIO SCHIAVO