Una sera d'altri tempi
Testata: NO REPORTER
Data:4 Aprile 2016Autore: Gabriele Adinolfi
Tipologia: Recensione
Locazione in archivio
Stato:Solo testoLocazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/No Reporter,No Reporter 2016-04-04
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Anche dieci anni dopo la sua dipartita Peppe Dimitri è riuscito a mettere insieme tutte le generazioni e le tribu della disparata – e sovente disperata - “destra radicale”.
In platea come sul palco, dove Junio della Compagnia dell'Anello, che pare abbia tenuto sabato il suo ultimo concerto, ha suonato e cantato insieme a Jack Marchall, il poliedrico Peter Pan d'Oltralpe che conosciamo soprattutto come l'inventore del Topo della fogna ma che ha nel suo infinito curriculum una serie di perle mai ostentate da chi è nato e cresciuto nella logica schiva del camerata che divide pane e tenda. Una sequenza di omaggi musicali con Antica Tradizione, Gabriele Marconi, Francesco Mancinelli e un ritorno improvviso e forse isolato, quello di Marcello De Angelis che insieme agli ultimi due ha intonato tre canzoni.
Qualche intervento parlato, fortunatamente breve e, in avvio, il vecchio filmato sul Comandante, realizzato a un anno dalla sua scomparsa.
Una nottata particolare, atipica, sinergica, in un mondo tendenzialmente disgregato sul quale ancor ora Peppe esercita una dinamica aggregante di origine regale.
Grazie soprattutto a Francesco Bianco che s'ostina caparbiamente a incidere nella roccia le tracce di una generazione bruciata, la quale, perlomeno, s'è incenerita ardendo. Altrettanto non si può dire di generazioni più sfortunate, oscillanti loro malgrado tra fuochi fatui, lumini artificiali e riduzione in polvere nel quotidiano. Ma cambierà anche questo e il domani forse ci apparterrà.