Intolleranza: Tutti all'inferno
Testata: ROCKIT
Data:21 novembre 1998Autore: Camillo
Tipologia: Recensione
Locazione in archivio
Stato:Solo TestoLocazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/Rockit,Rockit 1998-11-21_2
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Di certo ci sono dischi che meritano di essere ascoltati con piu' attenzione rispetto ad altri, ma che a volte e' meglio affrontare tenendo ben separate le considerazioni sulla musica da quelle sui contenuti.
Questo non perche' mi senta in diritto di giudicare alcuni stati d'animo o alcuni ideali piuttosto che altri, ma anzi proprio perche' questo non e' il mio compito ed e' giusto che la musica rimanga libera espressione dei propri pensieri.
Ed e' per questo motivo che mi limitero' quindi solo ad una analisi musicale del disco degli Intolleranza, senza soffermarmi sulle considerazioni politiche che potrebbero scaturire dall'ascolto dello stesso.
I pezzi sono tutti molto grintosi ed energici, ispirati all'hard rock con l'aggiunta di alcuni ritmi di batteria in stile militare e punte di trash nei momenti piu' caldi ed hanno una struttura semplice, creata dal suono possente di chitarra e basso sempre distorti e dalla voce perennemente incazzata.
Il disco risulta comunque piacevole da ascoltare per la grande varieta' dei riff presenti pur essendo il gruppo formato da soli tre elementi (chitarra-voce, basso-voce e batteria). Fantastica per esempio la canzone "Come il vento" e non mancano neanche pezzi acustici di qualita' come "Impero" e "Nessuno ci potra' fermare" che chiude l'album e brani ironici ("Tifo servaggio").
I testi sono in italiano e risultano sempre comprensibili, molto diretti, ma mai volgari o offensivi; sul booklet del cd sono comunque fedelmente riportati alcuni tra i testi piu' significativi.
Insomma un disco con alcunti spunti interessanti da ascoltare e cantare per divertirsi, perche' questa e' la musica, come confermano anche gli stessi intolleranza: "Abbiamo sempre prediletto il divertimento. E per fortuna ci siamo divertiti". Sicuramente anche molto genuino, specchio di una esperienza che non vuole e non puo' essere dimenticata, ma concedeteci di ascoltarlo almeno con il sorriso sulle labbra senza prenderlo troppo seriamente!