Condizionatissimi dai persuasori "poco occulti"
Testata: SECOLO D'ITALIA
Data:14 febbraio 1973Autore: Carlo Cozzi
Tipologia: Specifico
Locazione in archivio
Stato:Rielaborato copiaLocazione: ASMA,RS2-0002,32
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nel nuovo spettacolo-cabaret al "Giardino dei supplizi"
Condizionatissimi
dai persuasori "poco occulti"
IL - Giardino dei Supplizi, Il simpatico locale di Piazza Rondanini che occupa ormai da anni un prestigioso ruolo di primo piano nella consolidata tradizione del migliore teatro-cabaret romano, ha aperto quest'anno i suoi battenti per l'inizio di stagione con un certo ritardo rispetto ai suoi confratelli della Capitale. In compenso Luciano Cirri, il brillante -demiurgo- delle fortune di questa fertile istituzione scenico-culturale cui egli ha profuso le eleganti risorse della sua intelligenza di autore e tutta la passione del suo impegno civile, si è fatto agevolmente perdonare mettendo in scena uno spettacolo di pregevole fattura, caratterizzato da un vasto respiro contenutistico: uno spettacolo, Insomma tutto godibile nella sua effervescenza polemica, che il pubblico della -prima- ha mostrato di accogliere con un consenso partecipe e caloroso. Il perno attorno al quale ruota con scorrevole ritmo tutto il congegno del canovaccio, è rappresentato dalla irruente bravura di quel grande e folle attore che si chiama Giustino Durano, autore regitsta ed iterprete della prima e più sostanziosa parte dello spettacolo. che reca il titolo - Incondizionatamente Condizionato -; ma l'altro punto di forza dello spettacolo è costituito dalla estrosa vis comica, irresistibile e fantasiosa. messa prepotentemente in luce da Leo Valeriano, ormai autorevolmente maturato ad autentica e felicissima dimensione di attore.
Per quanto attiene alla formula dello spettacolo andato in scena al Giardino dei Supplizi, si deve notare che esso almeno per quanto riguarda Il suo primo 50 per conto, si discosta sensibilmente dalle ormai collaudate tradizioni del teatrino di piazza Rondanini. "Incondizionatamente Condizionato" è essenzialmente una commedia satirica, fornita di una propria e compiuta struttura narrativa; ma priva di tutti i più caratteristici elementi dello spettacolo cabaretier di estrazione parigina o mitteleuropea, come il folgorante couplet di satira politica, o letteraria, la chanson irredente ed iconoclasta, la causerie Arguta e funambulesca.
In "Incondizionatamente Condizionato" la satira nervosa graffiante febbrile di Giustino Durano prende sotto tiro l'azione nefasta dei "condizionatori" niente affatto "occulti" del nostro comportamento, della nostra vita quotidiana, delle nostre inquietudini e delle nostre frustrazioni. La lenta deformante e sorridente della satira ipotizza ed analizza il "mostro" di istupidimento e disumanità che scaturirà (o già è stato generato) dall'azione congiunta della televisione, della pubblicità e del "consumismo". E' la risposta che Durano fornisce, pur se venata in superficie di ridente corrosività, lascia in bocca un sapore di angoscia esistenziale amaro e penoso. Accanto a Durano recitano, su di un efficacissimo tono interpretativo di stampo quasi espressionistico: Clelia Paladin, Enrico Baroni. Luciano Fino, Aureliano Antonelli, 'Viviana Toniolo.
Con la seconda parte dello spettacolo, "Al vostri disordini" di Luciano Cirri, ritorniamo in pieno nel clima e nella dimensione più veri dell'autentico cabaret: sketchcs fatti di battute folgoranti, di intelligenti ammiccamenti, di parodie raffinate, dove la satira (politica o semplicemente di costume) provoca irrefrenabile la risata e il divertimento. ma lascia al tempo stesso il segno del suo graffio. Protagonista a tutto tondo è qui un magnifico Leo Valeriano. Avevamo sempre apprezzato questo giovane cantautore per la sue struggenti - ballate colme di passione civile e di sofferta umanità. Sulla pedana del "Giardino dei Supplizi" abbiamo scoperto un Leo Valeriano: attore comico ormai maturato e dotato di una travolgente e originalissima fora espressiva La maschera mobilissima e quasi "metafisica" gli occhi stralunati, la capacità raffinata di dosare e sottolineare tutte le più riposte sfumature della battuta ne fanno un interprete di ottima levatura un nome di cui cinema, televisione e teatro di rivista dovranno giustamente tener conto. La bella Pat Starke si è confermata cantante dai validissimi mezzi vocali, interpretando con il suo, personalissimo e dolce talento alcune toccanti canzoni del suo repertorio accanto ad altre scritte dal compositore Franco Bracardi, l'ultimo e prestigioso "acquisto" dell'èquipè del o Giardino dei Supplizi ».
CARLO COZZI