Rassegna Stampa

Uno schiaffo in faccia al regime

Testata: SECOLO D'ITALIA

Data:29 giugno 1977

Tipologia: Intervista

Locazione in archivio

Stato:Originale
Locazione: ASMA,MS2-EV-1977-06-11/12 MONTESARCHIO (BN),39

Torna alla Rassegna Stampa
(A colloquio con il leader degli Amici del Vento, il gruppo musicale interprete di Trama nera)
Tra le rivelazioni di Campo Hobbit I, si annoverano gli Amici del Vento, un affiatatissimo gruppo di studenti milanesi che rappresentano la canzone politico - satirica. Abbiamo chiesto a Carlo, leader del gruppo, di parlarci un po’ dell’esperienza degli Amici del Vento
D. - Prima di tutto dimmi come e perché si è formato il vostro gruppo.
R. - Siamo di Milano e ci siamo trovati uniti prima ancora di cominciare a suonare. Ci siamo trovati uniti perché crediamo tutti negli stessi ideali e negli stessi principi. L’idea di scrivere canzoni mi è venuta proprio perché ho ritenuto che al comizio si dovesse unire un’altra forma di impegno politico, una forma che avesse la forza di smuovere i cervelli addormentati dell’Italia di oggi. Ritengo di esservi riuscito a giudicare dal risultato ottenuto a Campo Hobbit, dove siamo riusciti a bloccare centinaia di giovani intorno ad un palco. Insieme ad altri ragazzi abbiamo creduto di fare qualcosa di utile per la nostra idea, non facendo soltanto un discorso politicizzato ma descrivendo il nostro mondo per dare agli altri l’esatta nozione di quello che noi siamo. Ho creduto di poterlo fare cantando.
D. - Voi credete che Campo Hobbit sia una esperienza positiva in tal senso?
R. - Io credo che sia estremamente positiva. Innanzitutto perché ne hanno parlato tutti. Tutti perché? Non certo perché si aspettavano venendo qui di trovare ragazzi con il pugnale fra i denti. Ne hanno parlato perché ha fatto loro paura. Ha fatto paura vedere 1.400 ragazzi che discutevano, che cantavano insieme, che esprimevano le loro idee, che parlavano di corporativismo , di socializzazione, che parlavano di come dovrebbe essere la vita domani. Questo ha fatto loro paura, perché non se l’aspettavano. Ho letto recentemente un articolo su Panorama in cui veniva citata la mia canzone Trama nera. Ecco questa canzone è stata per loro uno schiaffo in faccia. Non si aspettavano che da parte nostra venisse fuori un discorso di questo genere. Cioè loro credevano di trovarci tutti asserragliati intorno ai simboli del passato. Invece ci hanno trovato modernissimi, nel senso buono del termine, ci hanno trovato uniti per il futuro, ci hanno trovato disposti a combattere fino in fondo per le nostre idee.
D. - Tornando ad un discorso più strettamente musicale, in quale settore credete di inserirvi?
R. - Mah! Io non pretendo di aver inventato nessun filone e ritengo di essermi ispirato un po’ al genere folk - country. Canto le cose di tutti i giorni e anche dal punto di vista strettamente musicale, credo di aver fatto un po’ di mistura di vari tipi di musica e di averci aggiunto anche qualcosa di nuovo, almeno spero.
D. - Cosa è cambiato, secondo te, in questi ultimi tempi nell’ambito politico e culturale di destra, rispetto all’espressione musicale ed in particolare rispetto alla musica pop?
R. - Innanzitutto ci siamo trovati di fronte ad una crisi generale che ha investito la musica a livello nazionale, e forse anche mondiale. Ora per i giovani di destra si è sentita l’esigenza di dire qualcosa di nuovo, di cercare una via nuova. L’abbiamo trovata nella politica, cerchiamola in tutti i campi, perché il fare politica non significa soltanto fare comizio politica è vivere anche la vita in un determinato modo, e noi cerchiamo di trovare la via nuova e la cerchiamo in tutti i campi.
D. - E’ indubbio che col vostro cavallo di battaglia Trama nera state riscuotendo un certo successo, almeno nell’ambito politico ed umano di destra. Alla luce di questo successo, forse per voi insperato, forse al di là di ogni più ragionevole aspettativa che cosa avete in mente di fare nel prossimo futuro?
R. - Io ho scritto parecchie canzoni di diverso tipo. Il successo di Trama nera a essere sincero non me l’aspettavo. Solo dopo averla scritta mi sono accorto che rappresentava veramente uno schiaffo in faccia al regime. Non si era mai scritta, almeno ho la pretesa di dire che non si sia mai scritta una canzone di questo tipo. Ho scritto anche delle altre canzoni che sono più intimiste. Trama nera è una canzone allegra che si canticchia e fischietta. Per il futuro crediamo di continuare come abbiamo sempre fatto, alternando alle prese in giro nei confronti del regime perché in fondo bisogna smettere di fare sempre gli anti canzoni più propriamente impegnate.


Gruppi citati

AMICI DEL VENTO

Concerti:

CAMPO HOBBIT 1