Rassegna Stampa

Ricordi di rabbia e poesia nei giorni della grande destra

Testata: SECOLO D'ITALIA

Data:27 gennaio 1995
Autore: Aldo Di Lello
Tipologia: Generico

Locazione in archivio

Stato:Smontato originale
Locazione: ACL-AS,MS2-EV-1995-01-26-25 FIUGGI (FR),07

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Consegnati a Fiuggi i premi Luciano Cirri 1995

Fiuggi - Il congresso è anche musica, poesia, satira, memoria rabbiosa di una lunga discriminazione, quando alla nostra comunità umana e politica rimaneva spesso, solo l'arma dello sberleffo. Tutti questi sentimenti hanno nome e cognome: Luciano Cirri. L'annuale serata organizzata in suo onore è stata animata in questo intenso '95 da un infaticabile, appassionato, commosso Leo Valeriano a margine dei lavori del congresso. Due serate indimenticabili, due serate per non dimenticare Luciano l'anticonformista, Luciano l'irriverente artefice della stagione del cabaret, Luciano che si opponeva con l'inventiva e il sorriso al grigio e soffocante clima dell'Italia di trent'anni fa. Questo cantore della nostra disperata speranza in un tempo canagliesco e crudele è tornato con la musica della memoria e con la nuova stagione culturale espressa dalla nostra comunità politica al termine del lungo attraversamento del deserto della Prima Repubblica. Passato e presente, nostalgia e speranza, rabbia e buon umore. Hanno ricevuto il Premio Cirri 1995 i vecchi interpreti della melodia italiana, come Nico Fidenco e la Formula Tre insieme con le nuove leve della musica leggera come i Milk and coffee e Gianni Davoli e le nuove leve della musica alternativa come gli Zpm.
Per il giornalismo sono invece sono stati premiati il nostro direttore Gennaro Malgieri e il direttore de La Peste Fabrizio De Jorio. Ma parlando di musica alternativa non si potevano dimenticare gli Amici del Vento anch'essi rappresentati sul palcoscenico del teatro comunale di Fiuggi. Per la satira Misiferi e Battaglia e ancora per la musica Paolo Marzano e Rino Fiumara. Una serata polifonica che ha offerto il concentrato si sentimenti che hanno animato la nostra storia di esclusi della Prima Repubblica e di artefici della svolta italiana. La comunità della Destra è diventata comunità umana anceh per le canzoni scritte e interpretate in quegli anni difficili, anche per le battute irriverenti dalnciate dal Giardino dei Supplizi e dal Bagaglino, Valeriano ha rinverdito questa tradizione presentando per il congresso una nuova musicassetta dal titolo "Noi uomini" una cassetta che affida alla melodia e alla poesia il passaggio tra queste due fasi della nostra vicenda politica, una musicassetta per ricordare ma anche per affrontare con entusiasmo la nuova stagione. Questo modno di canzoni, di fantasie, di poesie ora è sotto i riflettori dei mass. Media. Toh! Esiste una satira di destra! Una musica di destra! Una sensibilità di destra! Una troupe di Raitre girava tra il pubblico del Teatro Comunale di Fiuggi. Perché quegli occhi lucidi? Perché quella canzone scritta da un ragazzo di destra degli anni Novanta al fratello maggiore caduto durante il tempo della P38? L'opinione di sinistra non si raccapezza, ed è colta da un vago senso di fastidio. Luciano Cirri, Leo Valeriano, La Compagnia dell'Anello e chi sono costoro? Nel vuoto di memoria e di informazione molti sono cresciuti nell'idea che la parola cabaret appartenesse a Dario Fo a quel tragressivo e rivoluzionario animatore di serate ultrasinistre a cui però non si negò il ritorno il tv negli anni Settanta e che ora si trova un degno continuatore nel puffo dei Centri Sociali che risponde al nome di Paolo Rossi. Satira di destra, satira di sinistra: c'è un bipolarismo anche nella risata? L'opinione pubblica fa finta d'interrogarsi e dimentica che la satira è tradizionalmente l'arma degli esclusi di chi non ha altri strumenti per far sentire la propria voce al di fuori dell'ironia. E dimentica anche che la comunità esclusa per eccellenza è proprio stata la nostra.
Risata, ma che per noi era anche poesia. Come ci dimostrò Luciano Cirri. Nell'Italia del bipolarismo imperfetto, un modo elegante e dotto di chiamare il consociativismo, nessuno dedicava un verso, una canzoni ai giovani che cadevano sotto i colpi dei Vopos nella Berlino del Muro. Cirri e Valeriano lo fecero. Ed oggi Valeriano canta, per il congresso "Il Muro è crollato" la rabbia e la gioia si fondono in quella lacrima che inumidisce gli occhi in questi storici giorni del gennaio '95.


Gruppi citati

COMPAGNIA DELL'ANELLO - LEO VALERIANO - AMICI DEL VENTO - ZPM

Concerti:

PREMIO CIRRI ‘95