AL RE
Anno: 1890
Gruppo:
Testo: E. ContiMusica: Giovanni Cordone
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Allor che il fiume mugghia
E l’argine trascina
Fra il lutto e la ruina
D'Italia accorre il Re.
Quando il tremoto scote
Dai cardini la terra
E morte l'uom rinserra,
D’Italia accorre il Re.
Se bieco il morbo passa
E con le ree papille
Spegne le vite a mille,
D’Italia accorre il Re.
La mano stende all'orfano
Del precettor reietto
E con Assisi un tetto
Gli porge il nostro Re.
Anagni pur lo chiama
Il Grande protettore,
E l’orfano dal core
Inneggia grato al Re.
Evviva il Re magnanimo,
Il forte Cavaliero,
Che il core ed il pensiero
Ai sudditi sacrò.
Splenda sul Re munifico
La stella della gloria;
Si eterni la memoria
Del bene ch'Egli opro!
E l’argine trascina
Fra il lutto e la ruina
D'Italia accorre il Re.
Quando il tremoto scote
Dai cardini la terra
E morte l'uom rinserra,
D’Italia accorre il Re.
Se bieco il morbo passa
E con le ree papille
Spegne le vite a mille,
D’Italia accorre il Re.
La mano stende all'orfano
Del precettor reietto
E con Assisi un tetto
Gli porge il nostro Re.
Anagni pur lo chiama
Il Grande protettore,
E l’orfano dal core
Inneggia grato al Re.
Evviva il Re magnanimo,
Il forte Cavaliero,
Che il core ed il pensiero
Ai sudditi sacrò.
Splenda sul Re munifico
La stella della gloria;
Si eterni la memoria
Del bene ch'Egli opro!