Canzoni

MACALLE'

Anno: 1936

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Nel torbido gennaio
d'un anno sventurato
un fiero stuol d'intrepidi
fu in Macallè accerchiato:
più che gli etiopi barbari,
più che la sete impervia,
potè l'altrui protervia;
ma con onor ne usci.

O tiranni, il nostro popolo
non si vince né si doma;
non si spegne il sol di Roma:
Viva Italia, viva il Re !


Le note di quel cantico
riconsacrò la storia,
d al lor ritmo marciano
e schiere alla vittoria;
assa il Littorio indomito
d' Africa vincitore,
splende il Tricolore
su Adua e Macallè.

O tiranni, il nostro popolo
non si vince né si doma;
non si spegne il sol di Roma:
Viva Italia, viva il Re !


Passa nei cieli fulgidi
l'invitta Disperata,
e turbina terribile
sulla nemica armata:
al suo passar svaniscono
1' orde sterminatrici,
come dalle pendici
fugge la nebbia al sol.

O tiranni, il nostro popolo
non si vince né si doma;
non si spegne il sol di Roma:
Viva Italia, viva il Re !


Nel covo d' ogni infamia
1' Europa congregata
con le "sanzioni inique”
su noi s'è scatenata:
ma d' Abissinia il popolo
a noi spontaneo viene,
e infrante le catene
cadon di schiavitù.

O tiranni, il nostro popolo
non si vince né si doma;
non si spegne il sol di Roma:
Viva Italia, viva il Re !