Canzoni

CEFALONIA

Anno: 1952

Gruppo:

Testo: Don Luigi
Musica: Lodovico Boffelli

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Portata sull’ ali dell' onde,
la nuova, da radio scandita,
nei fanti dell'Acqui s' effonde:
" dell' armi la guerra è finita ! „

Di gioia breve ora si passa.
La pace, la casa gli arride.
Sull' arma che a' piedi s'abbassa,
si canta, si urla, si ride.

Italia! Dell' Acqui il bel fante
la gloria col sangue ti rende.
Al volto una luce smagliante
ti dà Cefalonia che splende.


Ma guata il tedesco vicino
e presto il Comando riceve
de' fanti e dell' armi il destino
coli' ordin che ceder si deve.

Si desta dell' Acqui lo sdegno
a tanto brutale congedo.
Rifiuta, ritmando l'impegno:
" Sull' arma io cado, non cedo,,

Italia! Dell' Acqui il bel fante
la gloria col sangue ti rende.
Al volto una luce smagliante
ti dà Cefalonia che splende.


E lotta s' avvampa furente.
Nel cielo volteggia la morte.
Ma blande lusinghe non sente
sprezzando, cosciente, la sorte.

Da Farsa a Davgata a Lachitra,
da Sami a Francata, sui monti,
la voce sol stride dei mitra
che gracchian tenaci sui fronti.

Italia! Dell' Acqui il bel fante
la gloria col sangue ti rende.
Al volto una luce smagliante
ti dà Cefalonia che splende.


Gandin, Romagnoli, Cessali,
Mastrangelo. Gherzi, Ambrosini,
La Rosa con Gasco e Ferrari,
Fioretti, Altavilla, Fiandini,

di mille e mill'altri compagni,
tuffati già in pugna cruenta,
trascinan gli spiriti magni,
che d' alta epopea s' arroventa.

Italia! Dell' Acqui il bel fante
la gloria col sangue ti rende.
Al volto una luce smagliante
ti dà Cefalonia che splende.


Ma tragica 1' ora s' appressa
che a forza s' inchina il valor,
e truce il barbaro oppressa
quel giure che chiede per lor.

Non legge nè pietà li tiene.
Quai cani dall' usta spronati,
ricercan, fucilan, come iene,
di preda e di morti assetati.

Italia! Dell' Acqui il bel fante
la gloria col sangue ti rende.
Al volto una luce smagliante
ti dà Cefalonia che splende.


D' Ulisse la terra ferace
di sangue e vendetta s' arrossa,
e 1’ultimo stuolo si giace
accanto alla casa pur " rossa ,,.

Il prode Caduto dell'Acqui
di Leonida il motto ripete :
"Per legge di Patria qui giacqui.
Passanti, all' Italia il direte ! „

Italia! Dell' Acqui il bel fante
la gloria col sangue ti rende.
Al volto una luce smagliante
ti dà Cefalonia che splende.


O Italia, i tuoi morti ora conta!
Migliaia e migliaia son Essi!
Piuttosto di cedere all' onta,
falciati, immolaron sè stessi !

Tra balze e burroni insepolte,
ignote, biancheggian le salme.
Ma volan divine le scolte,
che tutte Le copron di palme.

Italia! Dell' Acqui il bel fante
la gloria col sangue ti rende.
Al volto una luce smagliante
ti dà Cefalonia che splende.


Lontano, la mamma infelice,
a trepida speme sì avvezza,
l’immagin che pende in cornice
ripassa con lieve carezza.

Sul capo, or ignaro, dei figli
la mano tremante ha riposto
e goccia dagl'umidi cigli
il pianto che nasce nascosto.

Italia! Dell' Acqui il bel fante
la gloria col sangue ti rende.
Al volto una luce smagliante
ti dà Cefalonia che splende.


Di mille gementi ferite
nessuna più cruda di questa
o Patria, soffristi! - Coprite !-
L'alloro la veli alla mesta.

Tal pena agi' Itali offriamo
che roder dovrà chi frastorna
dall'ultimo fioco richiamo
di Quello che più non ritorna.

Italia! Dell' Acqui il bel fante
la gloria col sangue ti rende.
Al volto una luce smagliante
ti dà Cefalonia che splende.

Note

Cefalonia 8-24 settembre 1943