ADDIO DEL VOLONTARIO
Anno:
Gruppo:
Autori: Carlo Alberto Bosi(Anonimo)
Menu
Addio, mia bella, addio,
l’armata se ne va ;
e se non partissi anch’io
sarebbe una viltà.
Non pianger, mio tesoro,
forse ritornerò ;
ma se in battaglia io moro
in ciel ti rivedrò.
La spada, le pistole,
lo schioppo l’ho con me :
allo spuntar del Sole
io partirò da te.
Il sacco preparato
sull’omero mi sta ;
son uomo, e son soldato,
viva la libertà.
Non è fraterna guerra
la guerra ch’io farò ;
dall’italiana terra
l’estraneo caccerò.
L’antica tirannia
grava l’Italia ancor ;
io vado in Lombardia
incontro all’oppressor.
Saran tremende l’ire,
grande il morir sarà !
Si mora, è un bel morire
morir per la libertà !
Se più del tuo diletto
tu non udrai parlar,
perito di moschetto,
per lui non sospirar
Alla mia tomba appresso
la gloria sederà,
e invece del cipresso
un fiore spunterà.
Quel fiore, idolo amato,
i tre colori avrà:
lo bacia, e dì che è nato
in suol di libertà.
l’armata se ne va ;
e se non partissi anch’io
sarebbe una viltà.
Non pianger, mio tesoro,
forse ritornerò ;
ma se in battaglia io moro
in ciel ti rivedrò.
La spada, le pistole,
lo schioppo l’ho con me :
allo spuntar del Sole
io partirò da te.
Il sacco preparato
sull’omero mi sta ;
son uomo, e son soldato,
viva la libertà.
Non è fraterna guerra
la guerra ch’io farò ;
dall’italiana terra
l’estraneo caccerò.
L’antica tirannia
grava l’Italia ancor ;
io vado in Lombardia
incontro all’oppressor.
Saran tremende l’ire,
grande il morir sarà !
Si mora, è un bel morire
morir per la libertà !
Se più del tuo diletto
tu non udrai parlar,
perito di moschetto,
per lui non sospirar
Alla mia tomba appresso
la gloria sederà,
e invece del cipresso
un fiore spunterà.
Quel fiore, idolo amato,
i tre colori avrà:
lo bacia, e dì che è nato
in suol di libertà.