CONDUCENTE ALPINO
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Testo e musica: (Anonimo)Menu
Dove ho visto
la tua barba ispida
d'anticristo
conducente
che tieni la briglia del mulo
infilata nel braccio mancino
su per il sentiero alpino
flagellato dalle tormente?
La cicca in bocca
il canto in cuore
tocca a chi tocca
quando si muore!
Nelle notti a plenilunio
camminare non fa male:
ogni abete ha sulla cima
una stella per fanale:
la tua barba d'anticristo
lascia passare
una canta conducente
una canta della tua gente.
La cicca in bocca
il canto in cuore
tocca a chi tocca
quando si muore!
Ma se nevica ma se sventa
quando la polvere del nevaio
tra le ciglia ti si avventa
mula attenta
piede in fallo vuol dire
dieci volte su dieci
morire.
Ma se nevica
non parlare respirare.
La valanga sta sospesa
sulla cima più vicina.
Conducente ohè cammina!
Tieni la mula per la cavezza.
Se si spezza
Lo sai è finita.
E' passata.
Sputa la cicca
sul « pericolo di vita ».
Tocca a chi tocca
quando si muore.
La tua barba d'anticristo
a ogni pelo à tre ghiaccioli
Borraccia di grappa
figlioli
per il conducente
che guarda scaricare indifferente
la sua mula che ansima e fuma.
A ogni fischio di' granata
la mula ha scrollato l'orecchia.
La sua testa ciondoloni
beve
grandi sorsate di neve.
A ogni rombo di valanga
la mula ha scrollata l'orecchia.
Ora torva come un masso
a sua volta il conducente.
In cammino
in cammino
conducente.
Sulla strada del ritorno
in un lividore di giorno
che ha cancellato le orme
che ha coperto i sentieri
che ha seppellito gli abeti neri
che è un giorno da lupi
conducente!
Non fa niente.
La tua barba d'anticristo
seminata di ghiaccioli:
una sorsata di grappa
un'altra sorsata.
La briglia infilata
nel braccio mancino.
Giorno da lupi... In cammino!
Cicca in bocca canto in cuore
tocca a chi tocca quando si muore.
la tua barba ispida
d'anticristo
conducente
che tieni la briglia del mulo
infilata nel braccio mancino
su per il sentiero alpino
flagellato dalle tormente?
La cicca in bocca
il canto in cuore
tocca a chi tocca
quando si muore!
Nelle notti a plenilunio
camminare non fa male:
ogni abete ha sulla cima
una stella per fanale:
la tua barba d'anticristo
lascia passare
una canta conducente
una canta della tua gente.
La cicca in bocca
il canto in cuore
tocca a chi tocca
quando si muore!
Ma se nevica ma se sventa
quando la polvere del nevaio
tra le ciglia ti si avventa
mula attenta
piede in fallo vuol dire
dieci volte su dieci
morire.
Ma se nevica
non parlare respirare.
La valanga sta sospesa
sulla cima più vicina.
Conducente ohè cammina!
Tieni la mula per la cavezza.
Se si spezza
Lo sai è finita.
E' passata.
Sputa la cicca
sul « pericolo di vita ».
Tocca a chi tocca
quando si muore.
La tua barba d'anticristo
a ogni pelo à tre ghiaccioli
Borraccia di grappa
figlioli
per il conducente
che guarda scaricare indifferente
la sua mula che ansima e fuma.
A ogni fischio di' granata
la mula ha scrollato l'orecchia.
La sua testa ciondoloni
beve
grandi sorsate di neve.
A ogni rombo di valanga
la mula ha scrollata l'orecchia.
Ora torva come un masso
a sua volta il conducente.
In cammino
in cammino
conducente.
Sulla strada del ritorno
in un lividore di giorno
che ha cancellato le orme
che ha coperto i sentieri
che ha seppellito gli abeti neri
che è un giorno da lupi
conducente!
Non fa niente.
La tua barba d'anticristo
seminata di ghiaccioli:
una sorsata di grappa
un'altra sorsata.
La briglia infilata
nel braccio mancino.
Giorno da lupi... In cammino!
Cicca in bocca canto in cuore
tocca a chi tocca quando si muore.