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Testo e musica: (Anonimo)

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• Lettera L

Sul punto di morire il granatiere
prese la mano al figlio e gli parlò:
il nemico minaccia le frontiere,
muoio! ma gli alamari miei ti dò!

T'affido delle Guardie il sacro segno,
gli alamari d'argento immacolati!
portali vittoriosi! e sempre degno
dei vecchi granatier che li han portati!

Nel buio della notte tempestosa
verso il nemico il granatier s'avanza,
è solo nell'impresa generosa
ma gli arde il cuor di fede e di speranza.

Irte di spine, nemiche trincere,
spezzerò quel groviglio che c'intralcia!
Getta la miccia ardente il granatiere,
ma rabbiosa una raffica Io falcia.

Neppur dal sangue mio saran macchiati,
o babbo, gli alamari che tu m'hai dati!
Mentre il sangue la tunica gli tinge
con amore li bacia e se li stringe.

Vecchia Guardia la fiamma tua non langue
rivivon le tue glorie secolari!
Sulla giubba che ancor fa rossa il sangue
brillano immacolati gli alamari.

Tre secoli di fede e di valore
Cantan l'inno d'amore al nostro Re!
Richiama: a me le guardie, o Imperatore
E le tue Guardie moriran per Te.