INNO DEL 5° REGGIMENTO GENIO
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Testo e musica: (Anonimo)Menu
Fieri eleviamo il nostro sguardo
Siam della Patria il baluardo
Siam del Genio; siam tutti noi
Delle battaglie gli umili eroi.
Dovunque occorre, lo zappatore
Dona il suo braccio, l'opera, il cuore:
Strade, ricoveri, reticolati
Sorgon sui colli fortificati.
Vicino all'aquila, o incatenato
Nelle caverne che ho scavato
Sempre so compier il mio dover
Se la mia vita è dura
Se oscuro è il mio lavor
Soggiogo la natura
Col braccio e con il cuor.
Il minatore, talpa di guerra,
S'addentra e scava fra roccia e terra:
Aspro e terribile è l'avanzare
Sotto la cima da far saltare!
Lungo i sentieri, su pei dirupi,
Che fa, se i colpi infuriano empi?
I fili rotti, a riallacciare
Telegrafisti, bisogna andare
Vicino all'aquila, o incatenato
Nelle caverne che ho scavato
Sempre so compier il mio dover
Se la mia vita è dura
Se oscuro è il mio lavor
Soggiogo la natura
Col braccio e con il cuor.
Le teleferiche, belle, sicure,
Sulle montagne scoscese e dure
Montiamo rapidi: ed agli alpini
Nelle lor gesta siamo vicini.
Fulgida e vivida una pupilla
Nel cielo nero s'accende e brilla:
La fotoelettrica, il raggio d'oro
Lancia ed illumina l'altrui lavoro
Vicino all'aquila, o incatenato
Nelle caverne che ho scavato
Sempre so compier il mio dover
Se la mia vita è dura
Se oscuro è il mio lavor
Soggiogo la natura
Col braccio e con il cuor.
Siam della Patria il baluardo
Siam del Genio; siam tutti noi
Delle battaglie gli umili eroi.
Dovunque occorre, lo zappatore
Dona il suo braccio, l'opera, il cuore:
Strade, ricoveri, reticolati
Sorgon sui colli fortificati.
Vicino all'aquila, o incatenato
Nelle caverne che ho scavato
Sempre so compier il mio dover
Se la mia vita è dura
Se oscuro è il mio lavor
Soggiogo la natura
Col braccio e con il cuor.
Il minatore, talpa di guerra,
S'addentra e scava fra roccia e terra:
Aspro e terribile è l'avanzare
Sotto la cima da far saltare!
Lungo i sentieri, su pei dirupi,
Che fa, se i colpi infuriano empi?
I fili rotti, a riallacciare
Telegrafisti, bisogna andare
Vicino all'aquila, o incatenato
Nelle caverne che ho scavato
Sempre so compier il mio dover
Se la mia vita è dura
Se oscuro è il mio lavor
Soggiogo la natura
Col braccio e con il cuor.
Le teleferiche, belle, sicure,
Sulle montagne scoscese e dure
Montiamo rapidi: ed agli alpini
Nelle lor gesta siamo vicini.
Fulgida e vivida una pupilla
Nel cielo nero s'accende e brilla:
La fotoelettrica, il raggio d'oro
Lancia ed illumina l'altrui lavoro
Vicino all'aquila, o incatenato
Nelle caverne che ho scavato
Sempre so compier il mio dover
Se la mia vita è dura
Se oscuro è il mio lavor
Soggiogo la natura
Col braccio e con il cuor.