L'ALTARE DELLA PATRIA
Anno: 1936
Gruppo:
Testo e musica: Giovanni SperdutiMenu
Qual mole maestosa, e ricca, s'erge
nell' epicentro della Città Immortale,
quest’Ara, bellissima, e marziale,
ch’è perennissimo ricordo di gran fè!
Omaggi floreali stan sulla tomba
del Milite Ignoto e Immacolato,
che per la Patrtia si é immolato,
dando la Sua balda gioventù!
l'Altare detta Patria,
è fulcro odi valore
che Roma con amore,
sempre conserverà
È a noi tutti, popolo,
c'è poi tanto caro,
perché è il nostro faro
di gloria e fedeltà.
Il Padre della Patria, il Galantuomo,
è il gran Signore di quest’Ara votiva,
e, pare a noi, ch’Egli tenga viva
ornor la fiamma di valoro Re!
Voi massi di Carrara, massi lucenti,
vivificate gli uomini Gloriosi,
de la nostra Italia, e L’apoteosi
siete di tanta eroica virtù!
l'Altare detta Patria,
è fulcro odi valore
che Roma con amore,
sempre conserverà
È a noi tutti, popolo,
c'è poi tanto caro,
perché è il nostro faro
di gloria e fedeltà.
nell' epicentro della Città Immortale,
quest’Ara, bellissima, e marziale,
ch’è perennissimo ricordo di gran fè!
Omaggi floreali stan sulla tomba
del Milite Ignoto e Immacolato,
che per la Patrtia si é immolato,
dando la Sua balda gioventù!
l'Altare detta Patria,
è fulcro odi valore
che Roma con amore,
sempre conserverà
È a noi tutti, popolo,
c'è poi tanto caro,
perché è il nostro faro
di gloria e fedeltà.
Il Padre della Patria, il Galantuomo,
è il gran Signore di quest’Ara votiva,
e, pare a noi, ch’Egli tenga viva
ornor la fiamma di valoro Re!
Voi massi di Carrara, massi lucenti,
vivificate gli uomini Gloriosi,
de la nostra Italia, e L’apoteosi
siete di tanta eroica virtù!
l'Altare detta Patria,
è fulcro odi valore
che Roma con amore,
sempre conserverà
È a noi tutti, popolo,
c'è poi tanto caro,
perché è il nostro faro
di gloria e fedeltà.