Canzoni

ADESTE FIDELIS [IN NATIVITATE DOMINI HYMNUS]

Anno: 1782

Gruppo:

Testo: John Francis Wade
Musica: John Francis Wade
Samuel Webbe

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Adeste fideles laeti triumphantes,
Venite, venite in Bethlehem.
Natum videte Regem Angelorum:
Venite, adorate: Venite, adorate
Venite, adorate Dominum.

Deum de Deo, lumen de lumine
gestant Puellae viscera.
Deum veruni genituin, non factum:
Venite, adorate: Venite, adorate
Venite, adorate Dominum.

Cantet nuuc io chorus Angelorum,
cantet nunc aula caelestiuin
Gloria in excelsis Deo:
Venite, adorate: Venite, adorate
Venite, adorate Dominum.

Ergo qui natus die hodierna,
Jesu tibi sit gloria
Patris aeterni Verbum caro factum:
Venite, adorate: Venite, adorate
Venite, adorate Dominum.

Note

Canto natalizio sulla cui paternità non esistono prove sufficienti perché sia attribuita ad un autore preciso Dalla documentazione esistente emerge il nome del copista, cioè di colui che trascrisse materialmente il testo e la melodia, sir John Francis Wade, che lo avrebbe trascritto da un tema popolare irlandese nel 1743-1744 per l'uso di un coro cattolico, a Douai, cittadina nel nord della Francia, a quel tempo importante centro cattolico di riferimento e di rifugio per i cattolici perseguitati dai protestanti nelle Isole britanniche.
Il Musicista Samuel Webbe, rivedendo la musica del brano, interfacciandosi con Wade che era ancora in vita (morì nel 1786), così da “sfruttare” la sua conoscenza e, insieme a Wade ha dato alla melodia un’ascesa maestosa.
La versione di Wade è quella che è diventata poi universalmente conosciuta.